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Marocco: Sisma, MSF offre assistenza psicologica

Alle popolazioni colpite dal terremoto di Al Houz

L’8 settembre 2023 un terremoto di magnitudo 6,8 ha colpito il Marocco centrale, uccidendo 2.862 persone e ferendone circa 6.000. Il sisma ha colpito soprattutto la zona rurale delle montagne dell’Alto Atlante, provocando frane, crolli e danneggiando numerosi sentieri. L’accesso ai villaggi isolati e rurali è stato reso ancora più difficile. Di fronte ai bisogni, le équipe di MSF stanno fornendo supporto psicologico alle popolazioni colpite, agli operatori sanitari e ai volontari che hanno lavorato dopo il terremoto.

Subito dopo il terremoto, il 9 settembre, MSF ha inviato squadre di emergenza per valutare la situazione umanitaria e medica nelle zone più colpite, nelle province di Al Haouz, Taroudant e Chichaoua. Cinque équipe di MSF hanno valutato 30 siti in totale.

La risposta complessiva delle autorità marocchine, dei partner bilaterali e del popolo marocchino è stata notevole. I piani di risposta all’emergenza del Ministero della Salute marocchino, dell’esercito e della protezione civile sono stati rapidamente mobilitati.

L’installazione di postazioni mediche avanzate, ospedali da campo e capacità di trasferimento è stata fondamentale per garantire una risposta medica e umanitaria urgente con un preavviso molto breve.

“Abbiamo visto interi villaggi distrutti, strade crollate e elettricità tagliata”.

Lo spiega Fouzia Bara, un’infermiera di MSF che ha fatto parte delle prime équipe di MSF in Marocco.

Nonostante ciò, le autorità marocchine, con il sostegno di alcuni Stati, sono riuscite a liberare le popolazioni dalle macerie. Sono riuscite a curare i feriti, a trasportare i feriti dalle zone più remote con elicotteri e a distribuire cibo e altri materiali alle persone colpite.

Le équipe di MSF hanno notato la completezza della risposta del governo marocchino e hanno riscontrato pochissime lacune. Oltre a questa valutazione, le équipe di MSF hanno effettuato, tra il 12 e il 17 settembre, sei donazioni rispondendo a bisogni specifici espressi all’epoca da centri sanitari o ospedali. Queste donazioni mirate sono state coordinate con le autorità marocchine. Contengono attrezzature mediche e medicinali, come medicinali iniettabili, antidolorifici, antibiotici, insulina e attrezzature mediche.

Le persone più colpite da questa crisi hanno urgentemente bisogno di sostegno psicologico. Ciò include squadre di ricerca e soccorso e volontari in prima linea. Le équipe di MSF hanno parlato con decine di donne e uomini in difficoltà nelle aree più colpite, in tutti i siti valutati. La maggior parte ha perso parenti, amici o ha visto le proprie case e villaggi rasi al suolo. Alcuni stavano ancora aspettando il ritrovamento dei corpi dei loro cari, pienamente consapevoli che ritrovarli vivi non era più un’opzione.

“Forniremo attività di salute mentale e supporto psicologico di primo soccorso alle organizzazioni locali, alle persone colpite e agli operatori in prima linea, principalmente attraverso le reti di psicologi, assistenti sociali, promotori sanitari e altri volontari marocchini”.

Ha aggiunto Fouzia Bara.

Le principali attività di MSF consisteranno inoltre nel supportare le équipe mediche e paramediche del Ministero della Salute marocchino, condurre campagne di promozione della salute e di salute mentale e formare e sostenere i gruppi locali nel primo soccorso psicologico.

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Arabia Saudita: il turismo protagonista al Saudi Village

Il commento di Hazim Al-Hazmi, President America and Europe della Saudi Tourism Authority

Il Saudi Village che si è svolto a Roma è stata l’occasione per presentare le offerte turistiche dell’Arabia Saudita al mercato italiano. Tra gli splendidi affacci sul Belvedere di Roma, i visitatori hanno potuto seguire un colorato percorso tra gli stand, che richiamavano i più noti siti UNESCO dell’Arabia Saudita. Hanno quindi offerto esperienze per conoscere le tradizioni, la cultura, il cibo e le attrazioni turistiche del Regno.

“L’Arabia Saudita sta reinventando e innovando il settore turistico, mettendo al centro dell’esperienza di viaggio la sua calda e generosa accoglienza, nota come Hafawah”.

E’ quanto ha affermato Hazim Al-Hazmi, President America and Europe della Saudi Tourism Authority.

“Con la partecipazione al Saudi Village in partnership con i nostri stakeholders, abbiamo voluto portare a Roma alcuni degli elementi che caratterizzano un viaggio in Arabia Saudita, per mettere in mostra le bellezze e le esperienze che si possono vivere. I Tour Operators presenti hanno potuto raccogliere, parlando con il folto pubblico, quanto ci sia grande interesse per la destinazione e per i più di 100 itinerari in catalogo prenotabili da parte dei viaggiatori tramite Tour Operators e Agenzie di Viaggi”.

In termini di collegamenti aerei tra l’Italia e l’Arabia Saudita ci sono oggi più di 20 voli settimanali, oltre quelli diretti operati dalla compagnia di bandiera Saudia e all’entusiasmante programma di stop-over lanciato recentemente che consente uno stop di 96 ore gratuito nel paese. Wizz Air ha ampliato i collegamenti diretti da 5 aeroporti italiani con voli verso Jeddah, Riyadh e Dammam che consentono ai viaggiatori più amanti dell’avventura di prenotare biglietti ridotti a tariffe low-cost.
Wizz Air, partner del Saudi Village, ha condiviso l’amore per i viaggi e per l’Arabia Saudita con una flash-sale su biglietti a tariffa molto bassa tra Arabia Saudita e Italia, con uno sconto del 15% su voli selezionati tra ottobre 2023 e gennaio 2024″.

L’evento è stato organizzato dall’Ambasciata saudita in Italia per celebrare la Festa Nazionale del Regno, nel quadro delle Celebrazioni per l’Anniversario dei 90 anni delle relazioni tra l’Italia e l’Arabia Saudita.

All’evento partecipano aziende italiane e saudite ed enti governativi dell’Arabia Saudita, tra cui: Ministero per gli Investimenti (MISA), Ministero dello Sport (MOS), Ministero dell’Istruzione (MOE), Autorità Saudita per il Turismo (STA), e Commissione Reale di AlUla (RCU).

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Arabia Saudita: in 12 mila al Saudi Village a Roma

Un successo l’iniziativa che ha consentito ai visitatori di approfondire la conoscenza dell’Arabia Saudita durante i cinque giorni di apertura

Si è chiuso con un successo di pubblico all’interno degli spazi di Casina Valadier il SaudiVillage: l’evento culturale organizzato dalla Reale Ambasciata dell’Arabia Saudita per celebrare la Festa Nazionale del Regno, nel quadro delle Celebrazioni per l’Anniversario dei 90 anni delle relazioni tra l’Italia e l’Arabia Saudita.

Quasi 12mila visitatori italiani e internazionali hanno apprezzato gli oltre 40 spazi espositivi allestiti a Villa Borghese. Un viaggio esperienziale tra le tradizioni, la cultura, il cibo, la musica e le attrazioni turistiche del Regno. Il SaudiVillage ha accolto durante lo School Day del 28 settembre anche centinaia di studenti delle scuole di Roma, dalla materna alle superiori. Il Palco eventi ha ospitato decine di incontri su turismo, sport, società e cultura, organizzati delle autorità saudite che hanno partecipato all’evento.

Al Saudi Village hanno partecipato aziende italiane e saudite ed enti governativi dell’Arabia Saudita, tra cui: Ministero per gli Investimenti (MISA), Ministero dello Sport (MOS), Ministero dell’Istruzione (MOE), Autorità Saudita per il Turismo (STA), e Commissione Reale di AlUla (RCU).

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Marocco: scelto come paese ospitante della CAN-2025

All’unanimità è stato deciso che ospiterà la Coppa d’Africa.

Il Regno del Marocco è stato scelto all’unanimità come paese ospitante della 35esima edizione della Coppa d’Africa (CAN-2025). In seguito alla riunione dei membri del Comitato Esecutivo della Confederazione Africana di Calcio (CAF), tenutasi mercoledì al Cairo.

L’incontro si è svolto alla presenza del presidente della Federcalcio marocchina (FRMF), Fouzi Lekjaa, membro del comitato esecutivo della CAF.

Durante questo incontro, Lekjaa ha presentato il dossier marocchino, ribadendo l’impegno del Regno, in conformità con le Istruzioni di Re Mohammed VI, a consolidare la cooperazione Sud-Sud con i paesi africani. Sulla strada per raggiungere il loro sviluppo in diverse aree.

Ha sottolineato, a questo proposito, che il Marocco è animato dal desiderio di contribuire allo sviluppo del calcio africano. Ha sottolineato che è sulla base di questa convinzione che il Regno ha chiesto l’organizzazione della CAN-2025.

Lekajaa ha promesso un torneo sicuro, pacifico, conforme agli standard internazionali e nelle migliori condizioni. Che garantirà un’esperienza unica sia ai giocatori, ai tifosi, ai visitatori che ai telespettatori di tutto il mondo.

Il Marocco, ha dichiarato, continua l’ammodernamento delle sue infrastrutture sportive che mette a disposizione dell’Africa. Oltre a scambiare la sua esperienza con i paesi del continente in termini di organizzazione di competizioni sportive di respiro internazionale. In grado di ispirare le nuove generazioni per un mondo unito, giusto e tollerante.

Il presidente della FRMF ha menzionato, in questo senso, le infrastrutture sviluppate che il Regno offre per l’organizzazione di questo evento di punta del calcio africano. In particolare gli stadi che soddisfano i requisiti della CAF e che sono pronti ad ospitare la competizione, sia a Rabat e Casablanca come a Tangeri, Fez, Marrakech e Agadir.

Ha inoltre sottolineato l’elevata esperienza marocchina nell’organizzazione di grandi eventi non solo nel campo sportivo, ma in tutti gli ambiti, grazie ad una rete di infrastrutture moderne e sviluppate.

In una dichiarazione al MAP dopo la riunione del Comitato Esecutivo della CAF mercoledì 27 settembre al Cairo, Lekjaa ha sottolineato che questa scelta conferma anche che il Marocco è pronto ad ospitare grandi eventi sportivi nelle migliori condizioni.

Ha detto a questo proposito:

“Oggi il Marocco, all’unanimità africana, senza il minimo dibattito, ha l’onore di organizzare la prossima edizione della Coppa d’Africa. E’ il coronamento di un lavoro straordinario svolto da un Grande Re. E’ anche la migliore ricompensa per un popolo appassionato di calcio”.

L’organizzazione della CAN-2025 in Marocco, ha proseguito, è un primo passo al quale ne seguirà un altro, vale a dire la candidatura ad ospitare i Mondiali del 2030 insieme a Spagna e Portogallo.

A questo proposito, Lakjaa ha sottolineato che il Regno farà di questo evento “un rinnovamento della civiltà mediterranea tra il nord e il sud del Mediterraneo”. Rilevando che il continente africano si mobiliterà dietro il Marocco per vincere la scommessa, che è anche una scommessa Scommessa africana.

Con la sua designazione unanime come paese ospitante della Coppa d’Africa (CAN-2025), mercoledì al Cairo, a seguito della riunione del comitato esecutivo della Confederazione di calcio africano (CAF), il Marocco si pone come modello in Africa in termini di infrastrutture, impianti e attrezzature sportive.

La scelta del Marocco da parte dell’ente africano per ospitare questo evento calcistico continentale non è casuale. Arriva in seguito alle esperienze di successo accumulate dal Regno nell’organizzazione dei più grandi eventi sportivi. Oltre che per le sue infrastrutture e alle sue competenze logistiche che costituiscono un esempio da seguire su scala continentale.

Il Marocco dispone quindi di infrastrutture sportive di alta qualità che gli hanno permesso di organizzare diverse grandi competizioni. Questi includono sei stadi di standard internazionale a Tangeri, Fez, Rabat, Casablanca, Marrakech e Agadir, alcuni dei quali sono attualmente in fase di ristrutturazione e ammodernamento e tutti soddisfano i criteri stabiliti dalla CAF.

Inoltre, il Regno dispone di più di 200 campi di allenamento in erba sintetica e quasi 20 campi in erba naturale, dotati di illuminazione di alto livello.

Queste infrastrutture sportive di alta qualità hanno consentito in particolare al Marocco di organizzare diversi grandi eventi sportivi negli ultimi anni. Tra cui la Coppa del Mondo per club 2022, il Campionato delle Nazioni Africane (CHAN), la Coppa delle Nazioni Africane (CAN) per gli U17 e gli U23, la CAN femminile, così come la Champions League femminile africana.

Forte della sua ricca esperienza nell’organizzazione delle più grandi competizioni sportive, il Regno mira a fare della 2a CAN in terra marocchina, dopo quella del 1988. Un evento di successo a tutti i livelli che si distinguerà rispetto alle 34 edizioni precedenti di questa Coppa d’Africa.

Oltre all’organizzazione dei più grandi eventi calcistici e sportivi, il livello raggiunto dal calcio marocchino su scala continentale e internazionale e la capacità di capitalizzare le diverse conquiste sono in grado di affermare il calcio nazionale come una vera leva e locomotiva atletica.

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Arabia Saudita: verso la visione 2030 al Saudi Village

Si parla della percezione dei media al villaggio aperto a Roma

Qual è la percezione mediatica del cambiamento saudita che porta il nome di Saudi Vision 2030? Su quali temi i Media internazionali insistono di più quando parlano di Arabia Saudita? Oggi dalle 19.00 presso il Saudi Village di Roma (Casina Valadier), si terrà l’evento “Arabia Saudita verso il 2030: la percezione dei Media”, al quale parteciperanno: Noor Nugali, Vicedirettrice di Arab News, Abdullah Maghram, Responsabile Comunicazione Internazionale del Ministero dello Sport saudita, Gianni Merlo, Presidente dell’Associazione Stampa Sportiva Internazionale. L’incontro sarà moderato da Gabriele Carrer, editorialista di Formiche.net.

Durante i lavori si approfondiranno i temi dello sport, dello women empowerment, degli importanti investimenti dell’Arabia Saudita nel settore dello sport e dei tradizionali legami caratteristici della lunga amicizia tra l’Italia e l’Arabia Saudita.

Il Saudi Village sarà aperto fino al 29 settembre dalle 15.00 alle 23.00 con ingresso gratuito. Solo per il 28 settembre, è prevista un’apertura straordinaria al mattino (orario 10.00-18.00) per accogliere gli studenti delle scuole medie inferiori e superiori di Roma.

L’evento è organizzato dall’Ambasciata dell’Arabia Saudita in Italia per celebrare la Festa Nazionale del Regno, nel quadro delle Celebrazioni per l’Anniversario dei 90 anni delle relazioni tra l’Italia e l’Arabia Saudita.

All’evento partecipano aziende italiane e saudite ed enti governativi dell’Arabia Saudita, tra cui: Ministero per gli Investimenti (MISA), Ministero dello Sport (MOS), Ministero dell’Istruzione (MOE), Autorità Saudita per il Turismo (STA), e Commissione Reale di AlUla (RCU).

Per informazioni e adesioni visitare il sito www.saudivillage.it

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Arabia Saudita: ministero sport al Saudi Village di Roma

Con un padiglione dedicato all’evento organizzato dall’ambasciata saudita in Italia

Il Ministero dello Sport saudita partecipa con un padiglione dedicato all’evento “Saudi Village”. L’evento è ospitato dall’Ambasciata Saudita a Roma dal 25 al 29 Settembre.

Attraverso questa partecipazione, il Ministero intende illustrare i prossimi progetti legati alla Saudi Vision 2030. Mostrare la rapida crescita dello sport saudita in tutte le discipline. Oltre ai più importanti eventi internazionali futuri che ospiterà il Regno come la AFC Asian Cup nel 2027 e i Giochi Asiatici Invernali nel 2029, che si svolgeranno a Trojena.

Nel padiglione viene inoltre illustrata l’iniziativa “Stadi intelligenti”. Attraverso questa iniziativa il Ministero sta lavorando per implementare il progetto “Stadio digitale” negli impianti sauditi, utilizzando i più recenti servizi tecnologici, compresa l’intelligenza artificiale. Il padiglione evidenzia, inoltre, le opportunità di investimento nel settore sportivo del Regno, i metodi per diversificare gli investimenti nello sport e il coinvolgimento del settore privato.

Il calendario degli eventi del padiglione comprende diverse attività, tra cui la partecipazione a una sessione di dialogo per discutere di Saudi Vision 2030 con focus sul settore dello sport. E’ prevista anche la proiezione di un film che ripercorre lo sviluppo del calcio femminile, i risultati ottenuti e i passi compiuti per migliorare le strutture per gli allenamenti.

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Marocco: 312 giornalisti stranieri hanno seguito il terremoto

Il respingimento amministrativo dei 2 cittadini francesi è una conseguenza giuridica della violazione della legge

Sono stati ben 312 i giornalisti stranieri che hanno seguito il terremoto di Al Haouz. Il recente respingimento amministrativo dei due cittadini francesi è una conseguenza giuridica della violazione della legge. Lo ha dichiarato il ministro delegato responsabile dei rapporti con il Parlamento, portavoce del governo del Marocco, Mustapha Baitas.

“I due cittadini francesi repressi non hanno chiesto alcuna autorizzazione per la copertura del terremoto di Al Haouz”.

Lo ha sottolineato Baitas in una conferenza stampa dopo il consiglio dei ministri, precisando che i due giornalisti francesi sono entrati in Marocco per turismo.

In questo senso, il ministro ha indicato che è normale che subiscano un respingimento amministrativo.

Baitas ha inoltre sottolineato che non meno di 312 giornalisti stranieri, in rappresentanza di 90 mezzi di informazione, hanno partecipato alla copertura del terremoto. Ha sottolineato che hanno lavorato in un clima di libertà e trasparenza in tutte le regioni colpite.

“Di questi, 78 giornalisti, ovvero un quarto, erano di nazionalità francese. Rappresentavano 16 organi d’informazione, di cui 13 accreditati per la copertura del terremoto e tre con accreditamenti permanenti”.

Il Marocco Paese ha dimostrato di essere un Paese di trasparenza e libertà, che ha garantito che tutti i giornalisti svolgessero la loro missione in totale libertà, ha concluso.

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Marocco: funerali a Casablanca di Aïcha El Khattabi

Figlia di Mohamed Ben Abdelkrim El Khattabi, figura storica del Rif marocchino

Si è svolto a Casablcanca, in Marocco, il funerale di Aïcha El Khattabi, figlia del defunto Mohamed Ben Abdelkrim El Khattabi. La cerimonia si è svolta il 21 settembre alla presenza del Principe Moulay Rachid.

Dopo le preghiere di Addohr, i resti della defunta esponente del Rif sono stati sepolti nel cimitero di Errahma. Erano presenti i membri della sua famiglia oltre a diverse personalità del Marocco.

Aïcha El Khattabi è morta mercoledì a Casablanca all’età di 81 anni dopo una lunga malattia. Nata nel 1942, ha vissuto e studiato in Egitto, prima di ritornare in Patria dopo la morte del padre.

Titolare di un diploma di maturità presso l’American College for Girls del Cairo, la donna aveva ricoperto, durante la sua vita, la carica di consigliere della Fondazione Mohamed Abdelkrim El Khattabi.

Aicha è figlia del combattente della resistenza Mohamed Ben Abdelkarim El Khattabi. La sua sepoltura in Marocco è un esempio della simbiosi esistente tra il re e il popolo. Scredita tutti i tentativi di fare, in particolare del Rif, un oggetto di discordia, mentre questa regione del Regno è una priorità per il Sovrano. Il Re Mohammed V, come Hassan II e Mohammed VI, hanno sempre sostenuto le famiglie dei combattenti della resistenza, in particolare quella di Abdelkrim El Khattabi.

Ricordiamo che Aïcha El Khattabi ha incontrato il re del Marocco, in occasione della celebrazione del Giorno del Trono, il 30 luglio 2018. “Il Re Mohammed VI continua a dare grande importanza soprattutto nella regione del Rif ”, auspicando “che questa regione conosca una maggiore prosperità”, dichiarò allora. Si è detta “convinta che la popolazione della regione sia consapevole degli sforzi compiuti dal Sovrano per promuovere le condizioni di vita degli abitanti, esprimendo la speranza di “una soluzione alla situazione delle persone detenute” nel quadro degli eventi ad Al-Hoceima.

Ha ricordato inoltre che il Sovrano aveva contattato la sua famiglia, al momento della sua ascesa al Trono, per informarli della sua “prima visita ad Al Hoceima e nella regione del Rif”.

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Marocco: Mohammed VI presiede riunione post terremoto

Riunione di lavoro dedicata al programma di ricostruzione delle regioni colpite dal disastro

Il Re del Marocco, Mohammed VI, ha presieduto questo nel Palazzo Reale di Rabat, una sessione di lavoro dedicata al programma di ricostruzione e di miglioramento generale delle regioni colpite dal terremoto di Al Haouz.

Questa nuova sessione di lavoro costituisce la continuazione delle direttive impartite dal Sovrano negli incontri del 9 e 14 settembre. Incontri che hanno gettato le basi per un programma ponderato, integrato e ambizioso destinato a fornire una risposta forte, coerente, rapida e proattiva.

Ha un budget complessivo previsionale stimato in 120 miliardi di dirham, su un periodo di cinque anni. La prima versione del programma integrato e multisettoriale presentato a Mohammed VI copre le sei province e prefetture colpite dal sisma (Marrakech, Al Haouz, Taroudant , Chichaoua, Azilal e Ouarzazate), rivolto ad una popolazione di 4,2 milioni di abitanti.

Progettato secondo una logica di convergenza e sulla base di una precisa diagnosi dei bisogni e di un’analisi delle potenzialità del territorio e degli attori locali. Questo programma comprende progetti mirati, da un lato, alla ricostruzione degli alloggi e al miglioramento del livello delle persone colpite infrastrutture, in conformità con il meccanismo di emergenza deciso nella riunione del 14 settembre. Dall’altro, il rafforzamento dello sviluppo socioeconomico nelle aree interessate.

È strutturato attorno a quattro componenti principali:
1- Rialloggiare le persone colpite, ricostruire gli alloggi e ripristinare le infrastrutture;
2- Apertura e valorizzazione dei territori;
3- Accelerazione della riduzione dei deficit sociali, in particolare nelle zone montane colpite dal sisma;
4- Incoraggiare l’attività economica e l’occupazione nonché promuovere le iniziative locali.

Il programma prevede anche, come ordinato dal Re, la creazione, in ciascuna regione, di un’ampia piattaforma di riserve essenziali (tende, coperte, letti, medicinali, generi alimentari, ecc.) per far fronte immediatamente alle catastrofi naturali.

Durante questa sessione di lavoro, il Re del Marocco, ha invitato il governo ad attuare la visione presentata a livello di ciascuna delle province e prefetture interessate. Il Sovrano ha quindi insistito ancora una volta sull’importanza di ascoltare costantemente la popolazione locale per fornire loro soluzioni adeguate, dando al contempo la necessaria importanza alla dimensione ambientale e garantendo il rispetto del patrimonio unico, delle tradizioni e dei modi di vita di ciascuna regione.

Il monarca ha insistito sull’imperativo di dare prova di un governo esemplare. Le parole d’ordine sono rapidità, efficienza, rigore e risultati convincenti, affinché questo programma di ricostruzione e riqualificazione generale delle regioni colpite diventi un modello di sviluppo territoriale integrato ed equilibrato.

Il finanziamento di questo importante programma sarà assicurato dai crediti stanziati dal bilancio generale dello Stato, dai contributi degli enti locali e dal Conto Speciale di Solidarietà dedicato alla gestione degli effetti del terremoto, nonché da donazioni e cooperazione internazionale.

A questo proposito, e nell’ambito delle missioni del Fondo Hassan II in termini di sostegno all’attuazione di programmi e progetti con benefici strutturanti per lo sviluppo economico e sociale, Sua Maestà il Re ha dato le Sue Alte Istruzioni affinché il Fondo Hassan faccia un contributo di 2 miliardi di dirham al finanziamento di questo programma.

Hanno preso parte a questo incontro di lavoro il Capo del Governo, Aziz Akhannouch, il Consigliere Fouad Ali El Himma, il Ministro degli Interni Abdelouafi Laftit; il Ministro degli Habous e degli Affari Islamici, Ahmed Toufiq; il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Nadia Fettah, Ministro della Pianificazione territoriale nazionale, dell’urbanistica, dell’edilizia abitativa e delle politiche urbane, Fatima Ezzahra El Mansouri; il Ministro delegato presso il Ministro dell’Economia e delle Finanze, responsabile del Bilancio, Faouzi Lekjaa nonché il Tenente Generale, Mohammed Berrid, Ispettore Generale delle FAR e Comandante della Zona Sud.

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Arabia Saudita: pronto a Roma il Saudi Village

Dal 25 al 29 settembre il Saudi Village presenta sapori e tradizioni dell’Arabia Saudita nel cuore di Villa Borghese

Un’occasione unica per conoscere meglio l’Arabia Saudita nel cuore di Roma. Nella suggestiva cornice di Villa Borghese, all’interno degli spazi di Casina Valadier (Piazza Bucarest), dal 25 al 29 settembre, la Reale Ambasciata dell’Arabia Saudita a Roma apre le porte del Saudi Village: un evento culturale ad ingresso gratuito con attrazioni per grandi e bambini.

Tra gli splendidi affacci sul Belvedere di Roma, i visitatori potranno seguire un colorato percorso tra gli stand, che richiamano i più noti siti UNESCO dell’Arabia Saudita e offrono esperienze per conoscere le tradizioni, la cultura, il cibo e le attrazioni turistiche del Regno.

Il Villaggio è dotato di un’area bambini attrezzata e di un palco, che ospiterà momenti musicali, performance di danze tradizionali e dibattiti con ospiti illustri. La sera, il Villaggio si illuminerà con spettacoli di luce.

Il Saudi Village sarà aperto dal 25 al 29 settembre dalle 15.00 alle 23.00. Solo per il 28 settembre, è prevista un’apertura straordinaria al mattino (orario 10.00-16.00) per accogliere gli studenti delle scuole medie inferiori e superiori di Roma.

L’evento è organizzato dall’Ambasciata dell’Arabia Saudita in Italia per celebrare la Festa Nazionale del Regno, nel quadro delle Celebrazioni per l’Anniversario dei 90 anni delle relazioni tra l’Italia e l’Arabia Saudita.

All’evento partecipano aziende italiane e saudite ed enti governativi dell’Arabia Saudita, tra cui: Ministero per gli Investimenti (MISA), Ministero dello Sport (MOS), Ministero dell’Istruzione (MOE), Autorità Saudita per il Turismo (STA), e Commissione Reale di AlUla (RCU).

Per informazioni e adesioni visitare il sito www.saudivillage.it