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Marocco: Hammouchi partecipa al 13° Incontro Internazionale degli Alti Funzionari della Sicurezza in Russia

Il Direttore Generale della Sicurezza Nazionale e della Sorveglianza Territoriale, Abdellatif Hammouchi, è in visita di lavoro a Mosca dal 27 al 29 maggio per rappresentare il Regno del Marocco al 13° Incontro Internazionale degli Alti Funzionari della Sicurezza.

Questo incontro, di particolare importanza in termini di sicurezza, è caratterizzato dalla presenza di capi e funzionari dei servizi di sicurezza e di intelligence in rappresentanza di oltre 100 paesi dell’Asia meridionale e orientale e della Comunità degli Stati Indipendenti (CSI), oltre a diverse organizzazioni internazionali e regionali, tra cui l’Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva (CSTO), l’Unione Economica Euro-Asiatica (UEE), l’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai (SCO) e altre organizzazioni internazionali attive nei settori della sicurezza.

Organizzato dal Consiglio di Sicurezza russo, questo incontro si tiene regolarmente dal 2010 come forum strategico per il coordinamento e lo scambio di opinioni tra i diversi Paesi sulle modalità di sviluppo di meccanismi collettivi per affrontare i crescenti rischi globali e per rivedere le politiche internazionali volte a neutralizzare le minacce emergenti, contribuendo così al consolidamento della pace e della sicurezza globali.

A questo Forum, presieduto dal Segretario del Consiglio di Sicurezza russo, Sergei Shoigu, ha partecipato il Ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov e il Presidente russo Vladimir Putin ha pronunciato il discorso di apertura in videoconferenza. Putin ha sottolineato che la nuova architettura di sicurezza globale deve essere equa e giusta, osservando che tutti gli Stati devono disporre di solide garanzie per garantire la propria sicurezza, senza compromettere gli interessi e la sicurezza degli altri Stati.

Il Presidente russo ha inoltre accolto con favore la partecipazione dei servizi di sicurezza e di intelligence dei Paesi orientali e meridionali, che, a suo dire, rappresentano la parte più consistente del sistema di sicurezza globale. Questi Paesi, ha osservato, sostengono il principio di sovranità equa e giusta e promuovono il proprio modello di sviluppo.

I lavori del Forum sono stati inoltre caratterizzati da sessioni plenarie e conferenze tematiche che hanno affrontato diverse questioni inerenti alla sicurezza globale, tra cui l’aumento della minaccia terroristica, manifestata dall’emergere di roccaforti regionali e nuovi focolai di organizzazioni terroristiche, l’aumento dei pericoli di crimini e attacchi informatici che prendono di mira le infrastrutture vitali e sensibili degli Stati, oltre alle intersezioni e ramificazioni transnazionali della criminalità organizzata.

Durante questo Forum, il Direttore Generale della Sicurezza Nazionale e della Sorveglianza Territoriale ha affermato che la neutralizzazione dei crescenti pericoli e minacce strategiche rimane subordinata alla creazione di un’infrastruttura di sicurezza comune e indivisibile, con il supporto dei servizi di sicurezza nazionale e di intelligence, in stretta cooperazione e coordinamento con le loro controparti nelle diverse regioni del mondo. Il Sig. Hammouchi ha inoltre sottolineato che una cooperazione giusta ed equa tra i Paesi è la chiave del successo di qualsiasi struttura di sicurezza congiunta volta a contenere le attuali minacce e sfide strategiche, osservando che “il dovere di vigilanza alla base della nostra azione proattiva e la nostra responsabilità condivisa ci impongono di scambiare informazioni su tutte le minacce alla sicurezza identificate o potenziali, nonché di condividerle in modo sicuro e immediato al servizio della nostra sicurezza collettiva, sulla base del principio win-win”.

A margine di questo forum internazionale, che ha caratterizzato una serie di incontri nell’ambito della cooperazione multilaterale in materia di sicurezza, il Direttore Generale della Sicurezza Nazionale e della Sorveglianza Territoriale ha tenuto intensi incontri bilaterali con i vertici e i membri di diversi servizi di sicurezza e intelligence di Paesi fratelli e amici, tra cui il Servizio di Sicurezza Federale russo (FSB).

Questi incontri si sono concentrati su una serie di questioni di interesse reciproco e sulle modalità per rafforzare la cooperazione bilaterale per affrontare rischi e minacce emergenti.

Questa visita dimostra la posizione di rilievo e il ruolo attivo del Marocco nella cooperazione in materia di sicurezza internazionale, nonché la credibilità di cui godono i servizi di sicurezza marocchini presso i loro partner internazionali come attori principali negli sforzi congiunti per preservare la sicurezza e la stabilità internazionale.

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Sahara: per il Kenya piano autonomia Marocco unico serio

Il Kenya ritiene che il piano di autonomia marocchino sia l’unico approccio sostenibile per risolvere la questione del Sahara e accoglie con favore il crescente consenso internazionale e lo slancio profuso dal Re a favore di questo piano.

La Repubblica del Kenya ritiene che il piano per l’autonomia marocchino sia l’unico approccio sostenibile per risolvere la questione del Sahara e accoglie con favore il crescente consenso internazionale e lo slancio profuso dal Re a sostegno di tale piano.

Questa posizione è stata espressa in una dichiarazione congiunta rilasciata lunedì a Rabat, a seguito di un incontro tra il ministro degli Affari esteri, della Cooperazione africana e dei marocchini all’estero, Nasser Bourita, e il primo ministro e ministro degli Affari esteri e della Diaspora della Repubblica del Kenya, Musalia Mudavadi.

Nel presente comunicato congiunto, il Kenya “considera il piano di autonomia come l’unico approccio sostenibile per risolvere la questione del Sahara e intende cooperare con gli Stati che condividono gli stessi ideali per promuoverne l’attuazione”.

In questo contesto, “la Repubblica del Kenya accoglie con favore il crescente consenso internazionale e lo slancio guidato dal Re Mohammed VI a favore del piano di autonomia presentato dal Regno del Marocco come unica soluzione credibile e realistica per risolvere la controversia sul Sahara”, prosegue la dichiarazione.

I due alti funzionari hanno insistito “sull’esclusività delle Nazioni Unite nel processo politico e hanno ribadito il loro sostegno alle risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, in particolare alla risoluzione 2756 (2024)”.

Infine, il Regno del Marocco, sottolinea la dichiarazione, “apprezza il riconoscimento da parte del Kenya della continua cooperazione del Marocco con il Segretario generale delle Nazioni Unite e il suo inviato personale per far avanzare il processo politico sulla base delle pertinenti risoluzioni del Consiglio di sicurezza”.

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Marocco: Salvador ribadisce il suo sostegno all’integrità territoriale

La Repubblica di El Salvador ha ribadito il suo sostegno all’integrità territoriale del Regno del Marocco.

Questa posizione è stata ribadita dal vicepresidente salvadoregno Félix Ulloa durante il suo incontro a Quito, Ecuador, con il ministro degli Affari esteri, della Cooperazione africana e dei marocchini all’estero, Nasser Bourita, che ha rappresentato il Re Mohammed VI alla cerimonia di insediamento del presidente ecuadoriano Daniel Noboa.

In questo incontro tra i signori Ulloa e Bourita si è discusso della possibilità di aprire un consolato della Repubblica di El Salvador nella città di Laayoune, considerata una “tappa fondamentale” nel riconoscimento della sovranità marocchina su questa regione.

Entrambe le parti hanno inoltre sottolineato la forte amicizia tra El Salvador e Marocco, ribadendo il loro impegno a rafforzare i legami diplomatici e la cooperazione bilaterale.

A questo proposito, il vicepresidente salvadoregno ha espresso la volontà del suo Paese di approfondire la collaborazione con il Regno su questioni di interesse comune e di procedere insieme per creare le condizioni per il benessere di entrambi i popoli.

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Marocco: Slovacchia riconosce iniziativa di autonomia Sahara

Come base per una soluzione definitiva, sotto l’egida delle Nazioni Unite

Nell’ambito della dinamica internazionale creata sotto la guida del Re Mohammed VI, a sostegno della sovranità del Marocco sul suo Sahara e a sostegno del Piano di autonomia marocchino, “la Slovacchia riconosce l’iniziativa marocchina, presentata al Segretario generale delle Nazioni Unite l’11 aprile 2007, come base per una soluzione definitiva, sotto l’egida delle Nazioni Unite,” alla questione del Sahara marocchino.

Questa posizione è stata espressa dalla Repubblica slovacca nella dichiarazione congiunta firmata in seguito all’incontro svoltosi giovedì a Rabat tra il ministro degli Affari esteri, della Cooperazione africana e dei marocchini all’estero, Nasser Bourita, e il suo omologo slovacco, Juraj Blanár, ministro degli Affari esteri ed europei.

Inoltre, “la Slovacchia accoglie con favore gli sforzi seri e credibili del Marocco per far avanzare il processo politico verso una risoluzione e sostiene una soluzione politica giusta, duratura e reciprocamente accettabile, basata sul compromesso, in conformità con i principi e gli scopi della Carta delle Nazioni Unite, nel quadro delle pertinenti risoluzioni del Consiglio di sicurezza, tra cui la risoluzione S/RES/2756 del 31 ottobre 2024”, si legge nella dichiarazione congiunta.

Con la sua nuova posizione rafforzata, la Repubblica Slovacca rafforza il crescente slancio a favore della marocchinità del Sahara e dell’Iniziativa per l’autonomia, accolta con favore dalla comunità internazionale.

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Siria: grazie a Mohammed VI per riapertura ambasciata Marocco a Damasco

Il ministro degli Esteri siriano Assaad Al-Shaibani ha espresso la gratitudine del suo Paese per la decisione del Re Mohammed VI di aprire l’ambasciata marocchina a Damasco.

In una dichiarazione alla stampa rilasciata a margine degli incontri con il ministro degli Affari esteri, della Cooperazione africana e dei marocchini all’estero, Nasser Bourita, capo della diplomazia siriana, ha definito “molto buone” le relazioni tra Marocco e Siria.

“Ringraziamo il Re e il governo marocchino per l’interesse dimostrato nello sviluppo di queste relazioni, che auspichiamo di rendere distintive sul piano economico e in termini di investimenti nel mondo arabo”, ha sottolineato.

Da parte sua, Bourita ha ribadito, nel corso dell’intervista, la Decisione del Re Mohammed VI, annunciata nel discorso rivolto dal Sovrano al 34° Summit arabo, i cui lavori si sono svolti sabato a Baghdad.

Nel suo discorso, il Re ha annunciato la decisione del Regno di riaprire l’ambasciata a Damasco, chiusa nel 2012, sottolineando che “questo passo aprirà prospettive più ampie nelle relazioni storiche tra i nostri due Paesi e i nostri due popoli”.

In questa occasione, il Sovrano ha ribadito la posizione storica immutabile del Regno del Marocco nei confronti della Siria, precedentemente espressa nella lettera indirizzata dal Re al Presidente Ahmed Acharaa, esprimendo il sostegno al popolo fraterno siriano nella sua ricerca di libertà, sicurezza e stabilità, nonché l’impegno per la preservazione della sovranità nazionale e dell’integrità territoriale della Siria.

Nell’ambito dell’attuazione della Decisione Reale, Bourita ha annunciato che una delegazione tecnica si recherà in Siria la prossima settimana per fare il punto sui preparativi per l’apertura dell’ambasciata, che fungerà da canale di comunicazione e coordinamento in vari settori.

Al-Shaibani ha anche annunciato l’invio di una squadra tecnica per l’apertura dell’ambasciata siriana a Rabat.

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L’UE ribadisce che né l’Unione né alcuno dei suoi Stati membri riconosce la cosiddetta “RASD”

Il portavoce dell’Unione europea (UE) per gli affari esteri e la politica di sicurezza ha ribadito venerdì che “né l’UE né alcuno dei suoi Stati membri riconosce la RASD”.

Questa dichiarazione è stata rilasciata in risposta a una domanda sulla riunione ministeriale tra l’Unione Europea e l’Unione Africana, prevista per mercoledì prossimo a Bruxelles.

Ricordando che “le riunioni ministeriali UE/UA sono copresiedute e co-organizzate dall’Unione europea e dall’Unione africana”, il portavoce dell’UE per gli affari esteri e la politica di sicurezza ha attribuito all’Unione africana una possibile presenza di questa entità alla riunione ministeriale UE-UA, negando così che l’UE avesse invitato la pseudo “RASD” alla suddetta riunione.

In questo contesto, ha voluto chiarire che “la posizione dell’UE è ben nota: né l’UE né alcuno dei suoi Stati membri riconosce la RASD” e che l’eventuale presenza di questa entità “alla riunione ministeriale UE-UA non ha alcuna influenza su questa posizione”.

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Marocco: Lalla Hasnaa presiede prima riunione CdA Teatro Reale Rabat

La Principessa Lalla Hasnaa, Presidente della Fondazione del Teatro Reale di Rabat, accompagnata da Brigitte Macron, ha presieduto, presso il Teatro Reale della capitale del Marocco, il primo Consiglio di Amministrazione della Fondazione.

Frutto della visione illuminata del Re Mohammed VI, il Teatro Reale di Rabat rappresenta un’espressione concreta della costante sollecitudine Reale per l’arte e la cultura. Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione del Teatro Reale di Rabat, che comprende eminenti personalità provenienti da diversi contesti, si impegnerà, in linea con le Alte Direttive Reali, a definire e arricchire un quadro strategico per questa istituzione.

Si tratta di un simbolo di sviluppo socio-culturale: questo edificio emblematico illustra la ferma volontà del monarca di porre la cultura al centro dello sviluppo umano, economico e sociale del Marocco. Il Teatro Reale di Rabat è un vero e proprio simbolo dello sviluppo socio-culturale del Regno.

Si registra inoltre un forte s ostegno alle iniziative culturali nazionali e locali. Il Teatro Reale di Rabat si sta affermando infatti come leva culturale di dimensione internazionale. Si sposa perfettamente con la Visione Reale caratterizzata dal sostegno alle iniziative culturali locali e alle iniziative nazionali su larga scala. Il Teatro Reale sarà senza dubbio un contenitore e un trampolino di lancio per i giovani che sono gli attori di questa abbondanza culturale. Una dinamica culturale modernista e plurale.

il Teatro Reale si propone quindi di dare nuova vita al Marocco con una dinamica culturale modernista. Celebra la diversità culturale del Marocco, evidenziando così l’identità plurale del Regno sulla scena internazionale.

Il Consiglio di Amministrazione della Theatre Royal Foundation si distingue per la diversità dei suoi membri, provenienti da contesti geografici, culturali e professionali diversi, garantendo così una governance ricca e pluralistica.

Il Consiglio è composto da: Sheikha Al Mayassa Bint Hamad Al Thani, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Qatar Museums; Brigitte Macron, sposa del Presidente della Repubblica francese; Othman Benjelloun; Michael Zaoui; Makhtar Diop; Huda Alkhamis-Kanoo; Gad Elmaleh; Michel Canesi; Hélène Mercier-Arnault; Farid Bensaid e Mohamed Yacoubi.

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Marocco: direttore agenzia francese per lo sviluppo in visita nel Sahara

Il direttore generale del gruppo dell’Agenzia francese per lo sviluppo (AFD), Rémy Rioux, in visita di lavoro in Marocco, ha annunciato che effettuerà una missione sul campo nelle province meridionali del Regno. Lo ha annunciato Rioux durante una conferenza stampa, in seguito al suo incontro con il ministro degli Affari esteri, della Cooperazione africana e dei marocchini all’estero, Nasser Bourita, avvenuto venerdì a Rabat.

Il Direttore generale dell’AFD ha inserito la sua visita nel quadro dell’attuazione della Dichiarazione congiunta firmata nell’ottobre 2024 tra il Re Mohammed VI e il Presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, in occasione della visita di Stato di quest’ultimo nel Regno.

“Ricorderete che in questa occasione il presidente Emmanuel Macron ha espresso la nuova posizione della Francia sulle province del sud”, ha ricordato, precisando che la sua attuale missione si inserisce nella “rapida messa in opera” di questo orientamento strategico.

Ricordando l’estensione del mandato dell’AFD alle province meridionali, il signor Rioux ha dichiarato: “Andrò a Laayoune domani e a Dakhla domenica e lunedì”, segnando così un passo importante nella realizzazione degli impegni assunti.

Accogliendo con favore il fatto che “le province meridionali formano un collegamento strategico con l’Africa subsahariana, lungo la costa atlantica”, Rioux ha sottolineato che ciò costituisce “un quadro d’azione molto importante” per il gruppo AFD.

Rioux ha sottolineato la forza e la portata strategica della partnership tra Marocco e Francia, affermando che il Regno resta il partner principale del gruppo AFD. “Il Marocco ha progetti in corso per oltre 3 miliardi di euro, oltre 30 miliardi di dirham e 70 progetti in corso”, ha osservato, aggiungendo che non meno di 80 dipendenti del Gruppo lavorano sul territorio in Marocco, il che è “ovviamente molto importante”.

La visita del Direttore generale dell’AFD rientra nel Partenariato eccezionale rafforzato, siglato tra Sua Maestà il Re e il Presidente Emmanuel Macron, e riflette in modo tangibile la volontà condivisa di rafforzare la già ricca cooperazione bilaterale tra i due Paesi e di sostenere le dinamiche di sviluppo inclusivo e sostenibile in tutte le regioni del Regno.

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Emirati: star di Hollywood Terry Crews acquista una residenza di lusso al Binghatti Aquarise di Dubai

Binghatti Developers ha dato il benvenuto a un’altra icona globale nel suo portfolio internazionale di acquirenti: il celebre attore e personaggio televisivo di Hollywood Terry Crews ha firmato ufficialmente per un appartamento al Binghatti Aquarise durante il grande lancio del progetto a Dubai.

La storica firma si è svolta dal vivo sul palco della Coca-Cola Arena, dove Terry Crews è stato anche l’ospite esclusivo dell’evento. Il lancio, ad alta energia, ha attirato oltre 12.000 partecipanti, tra cui investitori VIP, broker di alto livello e rappresentanti di importanti aziende globali. Questa firma si aggiunge alla crescente lista di celebrità internazionali proprietari di case di Binghatti, tra cui Neymar Jr., Andrea Bocelli e Aymeric Laporte, riaffermando la posizione del marchio come leader nel settore immobiliare di lusso con un appeal internazionale.

In questa occasione, il Presidente di Binghatti, Muhammad Binghatti, ha espresso il suo entusiasmo nell’accogliere la star Terry Crews nella comunità di proprietari di immobili coinvolti nel progetto. Ha sottolineato che questo traguardo riflette la crescente fiducia negli sviluppi visionari di Binghatti e consolida ulteriormente lo status di Dubai come polo globale di riferimento per il lusso e gli investimenti immobiliari.

La serata ha riservato anche una sorpresa speciale agli ospiti: Terry Crews ha presentato un video in diretta dal cantiere di Binghatti Aquarise, rivelando che i lavori erano già iniziati. Questo momento simbolico ha segnato l’inizio ufficiale dello sviluppo del progetto, il cui completamento è previsto entro marzo 2027. Con questa tempistica accelerata, Binghatti continua a consolidare la sua reputazione di costruttore immobiliare in più rapida crescita e dinamico degli Emirati Arabi Uniti.

Binghatti Aquarise, dove Crews ha effettuato il suo acquisto, è destinato a diventare un nuovo punto di riferimento architettonico nella Business Bay. Il progetto comprende 1.598 unità, offrendo una selezione diversificata di monolocali premium, appartamenti con 1 e 2 camere da letto, spaziosissimi residence con 3 e 4 camere da letto ed esclusive suite reali. Introduce uno standard di vita residenziale completamente nuovo nel cuore di Dubai, offrendo una combinazione di lusso, innovazione e design orientato allo stile di vita. Una delle sue caratteristiche più notevoli è un’ampia spiaggia artificiale di oltre 2.500 metri quadrati, che offre ai residenti un’esperienza di litorale curata all’interno della città. Oltre alle sue caratteristiche distintive, il progetto vanta una palestra interna di forma ovale, progettata come spazio benessere che fonde funzionalità e design fluido. Binghatti Aquarise dispone anche di una piscina a sfioro lunga 44 metri e larga 12 metri che offre ampie viste panoramiche sul Burj Khalifa e sullo skyline circostante, offrendo svago e spettacolo in un’unica esperienza.

Con le sue caratteristiche visionarie, la posizione strategica e il sostegno di icone globali come Terry Crews, Binghatti Aquarise rappresenta un nuovo, audace capitolo nell’evoluzione urbana di Dubai. Più di un semplice progetto, rappresenta uno stile di vita lungimirante, caratterizzato da lusso, servizi curati e un’atmosfera ispirata ai resort.

Informazioni su Binghatti Developers: Binghatti Developers è un prestigioso marchio emiratino nel campo dello sviluppo immobiliare, che detiene una posizione di leadership grazie al suo portafoglio di 80 progetti per un valore di oltre 50 miliardi di AED. L’azienda è guidata dal Presidente Muhammad Binghatti, che attraverso la sua visione innovativa, mira a realizzare progetti di lusso che riflettono un gusto artistico raffinato e standard elevati di design e qualità.

Binghatti ha consegnato con successo oltre 11.000 unità residenziali entro il 2024, raggiungendo traguardi notevoli in collaborazione con marchi globali come Bugatti, Mercedes-Benz e Jacob & Co. L’azienda continua ad espandere il suo portafoglio immobiliare per soddisfare le crescenti aspirazioni del mercato, concentrandosi sulla realizzazione di progetti residenziali che elevano il livello di lusso a Dubai.

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Marocco: al via costruzione piattaforma riserva beni di prima necessità a Rabat-Salé-Kénitra

Il Re Mohammed VI, accompagnato dal Principe ereditario Moulay El Hassan, ha inaugurato mercoledì nel comune di Ameur (prefettura di Salé), i lavori di costruzione della piattaforma di riserva di beni di prima necessità per la regione di Rabat-Salé-Kénitra, materializzazione del modello marocchino di resilienza e di rapido intervento dei soccorsi in caso di catastrofi.

Per ordine del Re, ogni regione del Regno sarà dotata di una grande piattaforma di riserve di beni di prima necessità (tende, coperte, letti, medicinali, generi alimentari, ecc.) per poter far fronte immediatamente a calamità (alluvioni, terremoti, inondazioni, rischi chimici, industriali o radiologici).

Pertanto, la piattaforma di riserva di beni di prima necessità per la regione Rabat-Salé-Kénitra sarà realizzata su un sito di 20 ettari, entro 12 mesi, con un budget totale stimato in 287,5 milioni di dirham. Il progetto consisterà in particolare nella costruzione di quattro magazzini (ciascuno di 5.000 m2), due ricoveri per attrezzature di grandi dimensioni (ciascuno di 2.500 m2), un eliporto e parcheggi.

Questa piattaforma regionale fa parte di un programma globale, presentato in questa occasione dal Re, e che prevede la costruzione di dodici piattaforme per un investimento complessivo di circa 7 miliardi di dirham (MMDH), di cui 2 MMDH per la costruzione e 5 MMDH per l’acquisizione di prodotti e attrezzature.

Mobilitando una superficie totale stimata in 240 ettari, queste piattaforme dovranno ospitare 36 magazzini distribuiti in base alla densità di popolazione di ogni regione e ai rischi assunti.

Pertanto, per le sei regioni Casablanca-Settat, Rabat-Salé-Kénitra, Marrakech-Safi, Fez-Meknes, Tangeri-Tetouan-Al Hoceima e Souss-Massa, le piattaforme saranno composte da quattro magazzini, con una superficie totale di 20.000 m2 ciascuno. Le piattaforme nelle altre sei regioni, ovvero Orientale, Béni Mellal-Khénifra, Drâa-Tafilalet, Guelmim-Oued Noun, Laâyoune-Sakia El Hamra e Dakhla-Oued Ed Dahab, saranno costituite da due magazzini con una superficie totale di 10.000 m2 ciascuno.

I prodotti e le attrezzature che saranno lì immagazzinati hanno lo scopo di garantire, in caso di calamità, una risposta rapida a beneficio delle popolazioni colpite e una copertura diligente e ragionevole delle esigenze in termini di salvataggio, aiuto e cura, in conformità con la Visione proattiva di Sua Maestà il Re.

Pertanto, questi prodotti e attrezzature, destinati all’impiego immediato dopo il possibile verificarsi di una calamità naturale, rientrano nelle seguenti categorie principali:

  • Alloggi tramite la fornitura di 200.000 tende multiuso e relative attrezzature (brande, materassi, coperte, ecc.);
  • Fornitura di generi alimentari alle popolazioni colpite da calamità naturali attraverso panetterie e cucine mobili, nonché kit alimentari per soddisfare le esigenze delle famiglie colpite;
  • Soddisfare le esigenze delle popolazioni colpite da calamità in termini di acqua potabile ed elettricità fornendo attrezzature per la purificazione e il trattamento dell’acqua potabile e producendo energia elettrica mediante generatori trainabili;
  • Lo sviluppo delle capacità di soccorso e di risposta alle catastrofi. Ciò comporta in particolare la costituzione di scorte di attrezzature per la lotta contro le inondazioni, il soccorso in caso di terremoti, frane e colate di fango e per la lotta contro i rischi chimici, industriali o radiologici.
  • Assistenza sanitaria alle popolazioni colpite da calamità naturali mediante l’istituzione, in una prima fase, di sei ospedali da campo da 50 posti letto ciascuno e, in una seconda fase, di altri sei, tra moduli operatori d’urgenza e moduli di assistenza medica di varie specialità. Questa infrastruttura ospedaliera mobile sarà integrata dall’installazione di posti medici avanzati nei luoghi delle catastrofi per il triage e il primo soccorso. Ciò comporterà anche la messa a disposizione di riserve di medicinali per soddisfare le esigenze immediate delle vittime del disastro.

Lo stoccaggio dei prodotti alimentari e dei medicinali sarà gestito da team specializzati e soggetto a regole molto severe, nel rispetto delle norme e degli standard in materia.

L’istituzione di queste piattaforme contribuirà allo sviluppo dell’infrastruttura nazionale di emergenza, al miglioramento del sistema complessivo di risposta alle crisi, garantendo una maggiore diligenza nella fornitura di soccorsi e aiuti alle vittime di catastrofi e rafforzando la resilienza del Marocco di fronte a diversi tipi di crisi.

Il programma complessivo per l’istituzione di piattaforme regionali per le riserve di emergenza fornirà anche riserve strategiche per soddisfare l’equivalente di tre volte il fabbisogno soddisfatto in seguito al terremoto di Al Haouz, oltre allo sviluppo di un ecosistema nazionale per la produzione di attrezzature e materiali necessari per l’immediato dispiegamento di operazioni di soccorso in caso di calamità.

Queste piattaforme regionali, le cui ubicazioni sono state selezionate secondo criteri di sicurezza, sono state progettate sulla base di un’analisi approfondita delle esigenze di ciascuna regione del Regno in relazione ai rischi connessi, supportata da uno studio delle migliori pratiche e degli standard internazionali.