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Marocco: Bourita in visita di lavoro a Parigi

Il ministro degli Affari esteri, della cooperazione africana e dei marocchini all’estero, Nasser Bourita, si è recato a Parigi per una visita di lavoro in Francia, su invito del ministro per l’Europa e gli Affari esteri della Repubblica francese, Jean-Noël Barrot. Questa visita si inserisce nel quadro dell’attuazione del Partenariato eccezionale rafforzato, istituito dalla Dichiarazione firmata a Rabat il 28 ottobre 2024 dal Re Mohammed VI, e dal Presidente francese, Emmanuel Macron. Il viaggio, spiega l’agenzia di stampa marocchina “Map” é stata l’occasione per fare il punto sull’attuazione di questa Dichiarazione, a tutti i livelli, secondo gli orientamenti dei due Capi di Stato.

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Siria: WSJ, combattenti del Polisario detenuti con i gruppi filo Iran

Sono stati arrestati in Siria elementi del Polisario per la loro partecipazione a reti armate filo-iraniane.

L’inchiesta, basata sulle testimonianze di funzionari regionali ed europei, conferma l’esistenza di un sostegno militare iraniano fornito a questi membri del movimento separatista.

Secondo quanto riportato dal Washington Post, membri armati del Fronte Polisario sono stati arrestati in Siria dalle nuove autorità di sicurezza del Paese, nell’ambito di una massiccia repressione delle milizie legate all’Iran.

Secondo il prestigioso quotidiano americano, questi combattenti, il cui numero non è stato specificato, sarebbero stati integrati negli ultimi anni nelle reti paramilitari sostenute da Teheran.

L’inchiesta, basata sulle testimonianze di funzionari regionali ed europei nonché sui dati di Tadmor e Qousseir, conferma l’esistenza di un sostegno militare iraniano fornito a questi membri del movimento separatista saharawi.

Con base in Algeria, il fronte separatista Polisario ha beneficiato di una supervisione simile a quella offerta ad altre milizie che operano in Libano, Iraq o Siria, sostiene la stessa fonte. Una strategia ben studiata da Teheran, volta a costruire una rete di forze per procura al servizio dei suoi interessi geopolitici in Medio Oriente e oltre.

Nel corso degli anni, l’Iran ha sostenuto un’ampia serie di gruppi di rappresentanza per promuovere i propri interessi. Ad esempio, l’Iran ha
formato da combattenti del Fronte Polisario con sede in Algeria, un gruppo militante che combatte per l’indipendenza del Sahara Occidentale dal Marocco, centinaia dei quali sono ora detenuto dalle nuove forze di sicurezza siriane, afferma un funzionario regionale e un terzo responsabile europeo.

Nel suo articolo intitolato “La Siria cerca di smantellare le ultime reti di contrabbando di armi e denaro legate all’Iran”, il Washington Post sottolinea che il Polisario è ora parte della crescente lista di gruppi identificati come affiliati all’asse filo-iraniano.

Dalla caduta del regime di Bashar al-Assad a dicembre e dall’arrivo al potere del presidente ad interim Ahmad al-Sharaa, la Siria ha condotto una determinata campagna per smantellare le reti illecite create da Teheran: contrabbando di armi, circuiti finanziari poco trasparenti e traffico di droga, in particolare di captagon, una droga apprezzata per finanziare le milizie.

Chiusura dei valichi di frontiera strategici, sequestro degli arsenali, distruzione delle fabbriche di droga: le misure adottate dalle nuove autorità siriane riflettono una chiara volontà di smantellare le strutture della guerra per procura. La zona di confine tra Siria e Libano, un tempo snodo logistico per Hezbollah e altri gruppi alleati con l’Iran, è ora al centro delle operazioni di bonifica.

Il Polisario, anello di una rete transnazionale
L’arresto di membri del Polisario in Siria segna una svolta senza precedenti, alimentando sospetti persistenti sul coinvolgimento del movimento saharawi in una strategia di alleanza militare-logistica transnazionale orchestrata dall’Iran. Mette inoltre in luce la progressiva internazionalizzazione del Polisario, le cui implicazioni vanno ormai ben oltre le questioni del conflitto regionale nel Sahara.

Mentre Damasco cerca di chiudere il capitolo di un conflitto durato più di un decennio, questi arresti servono a ricordare la profondità dell’infiltrazione iraniana nelle strutture di guerra regionali e la partecipazione di gruppi extraregionali, come il Polisario, a questo meccanismo di esportazione del conflitto.

Al-Sharaa respinge la richiesta di Attaf
Secondo quanto riferito, il presidente siriano Ahmed Al-Sharaa ha respinto la richiesta del ministro degli Esteri algerino Ahmed Attaf di inizio febbraio per il rilascio dei membri dell’esercito algerino e delle milizie Polisario catturati da Hay’at Tahrir al-Sham (HTS) mentre combattevano a fianco delle forze del regime di Bashar al-Assad nei pressi di Aleppo.

Secondo quanto riferito, durante l’incontro a Damasco, Al-Sharaa avrebbe informato Attaf che questi detenuti, tra cui un ufficiale di alto rango e circa 500 membri dell’esercito algerino e miliziani separatisti del Polisario, sarebbero stati processati insieme ai restanti elementi del regime di Assad catturati.

Il presidente di transizione siriano avrebbe anche sottolineato che questi detenuti sarebbero stati soggetti agli standard internazionali relativi ai prigionieri di guerra.

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Sahara: Oman sostiene l’integrità territoriale e la sovranità del Marocco

Il Sultanato dell’Oman ha espresso, il suo sostegno all’integrità territoriale e alla sovranità del Regno del Marocco in tutto il suo territorio nazionale, esprimendo la sua profonda considerazione per la saggezza della leadership marocchina impegnata a trovare una soluzione pacifica al servizio della sicurezza e stabilità nella regione del Maghreb. Definendo seria e realistica l’iniziativa di autonomia proposta dal Regno del Marocco, Il Sultanato dell’Oman ha affermato che costituisce la base per la risoluzione della questione del Sahara marocchino. Questa posizione è stata espressa in una dichiarazione congiunta pubblicata al termine dei lavori del VII Commissione mista marocchino-omanita, copresieduta dal Ministro degli Affari Esteri, Cooperazione africana e marocchini residenti all’estero, Nasser Bourita e il suo omologo dell’Oman, Badr Bin Hamad Bin Hamoud Al Busaidi.

Il Sultanato dell’Oman ha anche elogiato gli sforzi continui di Re Mohammed VI, Presidente del Comitato Al-Quds per la difesa della Città Santa e la preservazione del suo status e la sua identità di civiltà. Questo riconoscimento del ruolo fondamentale del Re Mohammed VI, a favore della causa palestinese, compresa la città di Gerusalemme, è stata espressa in una dichiarazione pubblicata congiuntamente in occasione della settima sessione della Commissione mista marocchino-omanita, presieduta congiuntamente, Domenica a Muscat, dal Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione, Nasser Bourita Africani e marocchini residenti all’estero, e dal signor Badr Bin Hamad Bin Hamoud Al Busaidi, Ministro degli Affari Esteri dell’Oman.

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Marocco: complesso sportivo Mohammed V, un luogo intriso di emozioni e storia

Il complesso sportivo Mohammed V, stadio emblematico della città di Casablanca, è un luogo ricco di emozioni e storia, che ha ospitato importanti competizioni e partite nazionali e internazionali.

Inaugurato ufficialmente il 6 marzo 1955 con il nome di stadio Marcel-Cerdan, in omaggio al celebre pugile campione del mondo franco-marocchino, prima di essere ribattezzato “Stade d’Honneur” un anno dopo, fu chiuso nel 1981, allo scopo di aumentarne la capienza, installare il pannello elettronico e costruire una palestra polisportiva coperta e una piscina olimpionica coperta accanto allo stadio, in vista dei Giochi del Mediterraneo del 1983.

Con il nome di stadio Mohammed V, riaprì ufficialmente i battenti il ​​21 agosto 1983 alla presenza di Sua Maestà Hassan II, in occasione della finale della Coppa del Trono 1982-1983 tra il Raja Club Athletic e il Club Olympique de Casablanca.

Del resto, le partite che le varie nazionali, soprattutto quella maggiore, giocano in questo tempio del calcio hanno un carattere e un sapore del tutto particolari.

Per questo motivo, molti selezionatori nazionali hanno preferito e preferiscono programmare lì le partite degli Atlas Lions, grazie all’entusiasmo del pubblico di Casablanca e al suo incessante incoraggiamento. Il “Donatore” era temuto anche dai più grandi club africani durante le partite di Champions League e di Coppa CAF contro il Wydad e il Raja.

Il complesso sportivo Mohammed V è anche uno degli stadi che ospiteranno il più importante evento calcistico continentale, ovvero la Coppa d’Africa del 2025 (CAN).

Dopo aver subito in passato diversi lavori di ristrutturazione, di recente è stato oggetto di approfonditi lavori che hanno interessato tutte le sue pertinenze, per adeguarlo agli standard e ai requisiti della Confederazione Africana di Calcio (CAF) e portarlo così al livello di infrastruttura sportiva di fama mondiale per l’organizzazione di competizioni mondiali.

Pertanto, il complesso sportivo Mohammed V, nella sua nuova configurazione, coniuga sia l’ambizione di modernizzazione sia la volontà di conservare e salvaguardare il suo valore storico e patrimoniale.

L’aspetto architettonico scelto per questa modernizzazione mira a conferire all’edificio un nuovo aspetto, lasciando comunque intravedere il fascino di questo gioiello tanto caro agli abitanti di Casablanca, in particolare, e ai marocchini in generale.

Il progetto del complesso presenta caratteristiche tecniche ideali ed estetiche innegabili che favoriscono la conservazione della sua impronta architettonica ancorata all’identità della capitale economica.

Come i grandi edifici della città, il complesso sportivo Mohammed V riflette l’anima della città, rinomata per il suo straordinario patrimonio architettonico, e testimonia il suo ricco passato e il suo patrimonio culturale unico.

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Marocco: CNSS, falsi documenti diffusi dopo attacco hacker

Dai primi controlli effettuati dalla Cassa nazionale di previdenza sociale (CNSS) del Marocco su alcuni documenti trafugati e attribuiti a un attacco informatico e condivisi sulle piattaforme dei social media, é emerso che la loro natura é spesso falsa, inaccurata o troncata. Lo ha dichiarato la CNSS in una nota ripresa dall’agenzia marocchina “Map”.

Il Fondo ha indicato che il suo sistema informatico è stato oggetto di una serie di attacchi informatici volti ad aggirare le misure di sicurezza, rilevando che tali attacchi hanno causato una fuga di dati le cui origini e dettagli sono attualmente in fase di valutazione. Non appena è stata rilevata la fuga di dati, ha continuato la stessa fonte, è stato attivato il protocollo di sicurezza informatica con misure correttive che hanno permesso di contenere il percorso utilizzato e di rafforzare l’infrastruttura, aggiungendo che sono stati implementati mezzi per identificare con precisione i dati interessati.
Ricordando che la protezione dei dati personali e la riservatezza delle informazioni dei propri utenti costituiscono una priorità assoluta, la CNSS ha annunciato che è in corso un’indagine amministrativa interna, mentre le autorità giudiziarie competenti sono state informate dal Fondo. A tal fine, “invitiamo tutti i cittadini e i media a essere vigili e responsabili e a evitare qualsiasi atto di diffusione o condivisione di dati trapelati o falsificati, con il rischio di esporsi a conseguenze legali”, conclude il comunicato stampa.

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Marocco-Usa: Stati Uniti ribadiscono riconoscimento sovranità Rabat sul Sahara

Confermando la posizione comunicata dal presidente Donald Trump al Re Mohammed VI, gli Stati Uniti hanno ribadito il riconoscimento della sovranità del Marocco sul Sahara.

Nel corso di un incontro tenutosi martedì a Washington tra il ministro degli Affari esteri, della Cooperazione africana e dei marocchini all’estero, Nasser Bourita, e il segretario di Stato Marco Rubio, quest’ultimo “ha ribadito che gli Stati Uniti riconoscono la sovranità del Marocco sul Sahara”.

Nel corso del colloquio telefonico tra il Re Mohammed VI e il Presidente degli Stati Uniti d’America, avvenuto nel dicembre 2020, il Presidente Donald Trump ha informato il Sovrano della promulgazione di un decreto presidenziale, avente forza giuridica e politica innegabile e con effetto immediato, relativo alla decisione degli Stati Uniti d’America di riconoscere la piena sovranità del Regno del Marocco sull’intera regione del Sahara marocchino.

Inoltre, il capo della diplomazia americana ha ribadito che gli Stati Uniti “sostengono la proposta seria, credibile e realistica di autonomia come unica base per una soluzione giusta e duratura a questa controversia”, ha affermato la portavoce del Dipartimento di Stato Tammy Bruce.

Marco Rubio ha ribadito che gli Stati Uniti “continuano a credere che un’autentica autonomia sotto la sovranità marocchina sia l’unica soluzione praticabile”.

In questo contesto, ha affermato che “il presidente americano esorta le parti ad avviare senza indugio discussioni sulla base della proposta di autonomia marocchina, come unico quadro per negoziare una soluzione reciprocamente accettabile”.

Il Segretario di Stato “ha sottolineato che gli Stati Uniti agevoleranno i progressi verso questo obiettivo”, ha concluso la portavoce.

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Marocco: Francia ribadisce sostegno a sua sovranità sul Sahara

Il Ministro francese per l’Europa e gli Affari esteri, Jean-Noël Barrot ha ribadito la posizione della Francia, espressa al più alto livello dello Stato, a sostegno della sovranità del Marocco sul suo Sahara. “Qualche mese fa abbiamo espresso la nostra visione del presente e del futuro del Sahara che rientra nel quadro della sovranità marocchina come conseguenza diretta del piano di autonomia marocchino”, ha dichiarato il capo della diplomazia francese durante un’udienza, davanti alla Commissione Affari Esteri dell’Assemblea Nazionale.

“Oggi non ci sono altre soluzioni realistiche e credibili”, ha insistito. Ciò fa parte di “una soluzione politica duratura e reciprocamente accettabile al problema e sosteniamo gli sforzi delle Nazioni Unite verso questo dialogo”, ha aggiunto il Barrot, precisando che avrà modo di “discutterne tra qualche giorno con il mio omologo” marocchino Nasser Bourita a Parigi.

In un messaggio indirizzato al Re Mohammed VI nel luglio 2024, il Presidente francese, Emmanuel Macron aveva affermato che la Francia “considera che il presente e il futuro del Sahara Occidentale fanno parte della sovranità marocchina. Macron aveva assicurato al Re “l’inviolabilità della posizione francese su questa questione di sicurezza nazionale per il Regno” e che il suo paese “intende agire in conformità con questo posizione a livello nazionale e internazionale”.

Il Capo dello Stato francese ha ribadito con forza anche il sostegno della Francia alla sovranità del Regno sul suo Sahara durante una sessione congiunta delle due Camere del Parlamento marocchino il 29 ottobre, durante la sua visita di Stato nel Regno.

“E lo ribadisco qui davanti a voi. Per la Francia, il presente e il futuro di questo territorio fanno parte della sovranità marocchina. Il Marocco è il quadro entro cui questa questione deve essere risolta”, ha affermato Macron davanti a entrambe le Camere del Parlamento.

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Marocco: Mohammed VI alla veglia religiosa di Laylat Al Qadr a Rabat

Il Re Mohammed VI, Comandante dei credenti in Marocco, presiederà una veglia religiosa in commemorazione della Laylat Al Qadr, nella sera di 26 Ramadan 1446, corrispondente al 27 marzo 2025, presso il Palazzo Reale di Rabat.

Lo si apprende da un comunicato stampa del Ministero della Casa Reale, del Protocollo e della Cancelleria del Marocco.

Considerati alcuni vincoli e difficoltà legati a certi movimenti e posizioni, a seguito dell’operazione chirurgica a cui il Sovrano è stato sottoposto alla spalla sinistra, il Re, Comandante dei Credenti, che Dio lo preservi, e in applicazione del versetto coranico: “Coloro che, in piedi, seduti, sdraiati su un fianco, invocano Allah”, eseguirà, se piace a Dio, la preghiera Al-Isha e il Tarawih in posizione seduta.

Questa veglia religiosa sarà trasmessa in diretta radiofonica e televisiva al momento della chiamata alla preghiera di Al-Isha.

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Calcio: Lekjaa eletto rappresentante della CAF al Consiglio FIFA

Il presidente della Federazione calcistica marocchina (FRMF), Fouzi Lekjaa, è stato eletto a larga maggioranza (49 voti su 52), alla guida dei rappresentanti della Confederazione calcistica africana (CAF) in seno al Consiglio della FIFA, mercoledì al Cairo, durante la 14a assemblea generale straordinaria di questo organismo calcistico continentale.

Lekjaa ha preceduto di gran lunga l’egiziano Hani Abou Rida, il nigeriano Djibrilla Hima Hamidou, il mauritano Ahmed Yahya e il gibutiano Souleiman Waberi.

Il comoriano Kanizat Ibrahim ha vinto il seggio riservato alle candidate donne.

I rappresentanti della CAF nel Consiglio FIFA vengono eletti per un mandato che termina nel 2029.

L’Assemblea generale straordinaria è stata caratterizzata anche dalla rielezione di Patrice Motsepe a capo della CAF.

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Marocco: rappresentanti Gerusalemme elogiano attività per Ramadan

Diversi rappresentanti delle istituzioni di protezione sociale di Gerusalemme hanno accolto con favore le importanti iniziative avviate sotto la guida del Re Mohammed VI, Presidente del Comitato Al-Quds, per alleviare le sofferenze degli abitanti della Città Santa durante il mese sacro del Ramadan.

Nelle dichiarazioni rilasciate all’agenzia di stampa marocchina “MAP” in occasione della distribuzione di aiuti alimentari (Iftar Ramadan) a 20 strutture di protezione sociale nell’ambito del programma di sostegno alimentare dell’Agenzia “Bayt Mal Al Qods Acharif” a beneficio degli abitanti di Gerusalemme, i rappresentanti di queste strutture hanno accolto con favore gli sforzi compiuti dall’Agenzia per sostenere le categorie vulnerabili della Città Santa.

A questo proposito, il direttore esecutivo della Wadi Al Joz Charity Association, Diaa Al Husseini, ha elogiato l’iniziativa dell’agenzia “Bayt Mal Al Qods Acharif” di fornire aiuti alimentari alle famiglie e alle istituzioni sociali di Gerusalemme, descrivendo questa azione come una “nobile iniziativa” volta a sostenere i residenti della città, in particolare durante il mese del Ramadan.

Al Husseini ha inoltre elogiato la Benevolenza con cui il Re continua a circondare il popolo di Gerusalemme, sottolineando le numerose iniziative generose del Sovrano a beneficio degli abitanti della città, tra cui vari programmi e attività sociali o azioni di sostegno alimentare destinate alle categorie indigenti in occasione del mese sacro del Ramadan.

Da parte sua, la coordinatrice del Centro femminile “Al-ThawriSilwan”, Sara Heidaf, ha espresso la sua gratitudine al Re per il suo costante e permanente sostegno alla resilienza del popolo di Gerusalemme. A questo proposito, ha elogiato i programmi e le iniziative umanitarie “pionieristiche e encomiabili” portati avanti dall’Agenzia “Bayt Mal Al Qods Acharif” nella città santa.

Il presidente dell’associazione “Nour” per i non vedenti, ha espresso la sua gratitudine a Sua Maestà il Re, presidente del Comitato Al Qods, per la sua grande benevolenza verso le categorie vulnerabili della città di Gerusalemme, in particolare le persone con esigenze specifiche, sottolineando che le iniziative reali contribuiscono notevolmente ad alleviare le sofferenze di questa popolazione.

In questa occasione, ha elogiato i generosi sforzi dell’Agenzia “Bayt Mal Al-Quds-Acharif”, in occasione del mese sacro del Ramadan, attraverso il sistema di assistenza sociale destinato alla popolazione di Gerusalmme.

Questa operazione umanitaria, destinata alle famiglie bisognose di Maqdessi, consiste nella distribuzione di 22 tipi di prodotti alimentari di largo consumo, a beneficio di circa 20 strutture sociali, tra cui orfanotrofi, case famiglia, centri di assistenza speciale e cinque comitati di quartiere della città vecchia.

Questa azione di solidarietà, avviata alla presenza del direttore responsabile della gestione dell’Agenzia “Bayt Mal Al-Qods Acharif”, Mohamed Salem Cherkaoui, del presidente dell’Associazione marocchina per il sostegno alla ricostruzione in Palestina, Mohamed Jamal Bouzidi, di personalità religiose e sociali del Maqdes e di rappresentanti degli enti beneficiari, rientra nel programma di assistenza sociale dell’Agenzia durante il mese del Ramadan a beneficio delle categorie più vulnerabili tra gli abitanti di Gerusalemme.