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لبنان ضيف شرف مؤتمر منتسوري الدولي IMC2026 المرشح لـ موسوعة جينيس

لبنان يضيء فعاليات النسخة السابعة من مؤتمر منتسوري الدولي IMC2026، المرشح لـ موسوعة جينيس للأرقام القياسية، كـ ضيف شرف رسمي، بقيادة الدكتورة ريما يونس والدكتور محمد ناشد. يشارك الوفد اللبناني في الجلسة الافتتاحية ضمن رؤية MTI Academy وMT GROUP لتعزيز التعليم العربي وربطه بأحدث المعايير الدولية، مؤكدًا على مكانة المؤتمر كـ أطول مؤتمر عربي في التاريخ، الذي يجمع خبراء ومؤسسات تعليمية من مختلف الجنسيات.

خلال الجلسة، أعلن المستشار محمود طه، مؤسس MT GROUP والرئيس التنفيذي لـ MTI Academy، عن أهداف المؤتمر للنسخة السابعة، والتي تتضمن تقديم أكثر من 500 محاضرة وورش عمل، واستهداف أكثر من 1000 مستفيد مباشر من مختلف الجنسيات، في إطار جهود MTI Academy لنقل أفضل الممارسات التعليمية وفلسفة منتسوري إلى المنطقة العربية.

كما سلطت الجلسة الضوء على أهمية التعاون العربي والدولي لتطوير مهارات المعلمين وتمكين الطلاب، فيما قدم الوفد اللبناني رؤى حول أفضل أساليب التعليم والتدريب المستندة إلى تجاربهم، مع التركيز على ربط المناهج التعليمية بالمعايير العالمية. ويأتي هذا الحدث ضمن المسيرة المتواصلة لمؤتمر IMC، الذي انطلق عام 2018، لرسم خارطة طريق تعليمية عربية شاملة وتعزيز مكانة التعليم العربي على الساحة الدولية، مؤكداً أن النسخة السابعة IMC2026 المرشحة لـ موسوعة جينيس تمثل اطول مؤتمر عربي في التاريخ.

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Marocco: partiti consultati su aggiornamento piano autonomia Sahara

Su ordine di Re Mohammed VI, i consiglieri reali Taib Fassi Fihri, Omar Azziman e Fouad Ali El Himma hanno presieduto lunedì 10 novembre al Palazzo Reale una riunione con i leader dei partiti nazionali rappresentati in Parlamento, alla presenza dei ministri dell’Interno e degli Affari Esteri.

L’incontro, in linea con le Alte Istruzioni del Sovrano, ha riguardato l’aggiornamento e la formulazione dettagliata dell’iniziativa di autonomia per il Sahara nel quadro della sovranità marocchina, in attuazione della Decisione Reale contenuta nel discorso del 31 ottobre scorso, dopo l’adozione della risoluzione 2797 del Consiglio di Sicurezza.

I consiglieri hanno trasmesso la volontà del Re di consultare i partiti su questa questione cruciale, invitandoli a presentare visioni e proposte per l’iniziativa. I leader politici hanno espresso orgoglio per l’associazione delle forze nazionali all’elaborazione di una visione integrata, finalizzata al ritorno dei fratelli dai campi di Tindouf e alla gestione locale nel Marocco unito.

Hanno ribadito pieno sostegno agli sforzi del Re per consolidare la marocchinità del Sahara, coronati dalla risoluzione ONU che consacra l’autonomia come soluzione realistica nel quadro della sovranità, integrità territoriale e unità nazionale. In risposta, i partiti si sono impegnati a presentare memorandum al Sovrano nei tempi più brevi.

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Marocco: Mohammed VI istituisce il 31 ottobre festa dell’unità nazionale

Il Re Mohammed VI ha decretato il 31 ottobre di ogni anno “Aid Al Wahda” (festa dell’unità), nuova festa nazionale che celebra l’unità e l’integrità territoriale del Regno alla luce della risoluzione 2797/2025 del Consiglio di Sicurezza Onu sul Sahara. Lo rende noto un comunicato del gabinetto reale. In tale occasione, il Sovrano marocchino concederà la grazia e la giornata sarà dedicata all’attaccamento alle sacralità nazionali e ai diritti legittimi del Marocco. Si tratta della prima festa nazionale istituita dal 1979, anno del recupero di Oued Eddahab, e della prima proclamata da Mohammed VI dall’ascesa al trono. Il discorso del re in Marocco sarà d’ora in poi pronunciato in due sole occasioni ufficiali: la Festa del Trono e l’apertura del Parlamento, salvo interventi straordinari decisi dal Sovrano in qualità di Amir Al-Mouminine e Capo dello Stato. Le celebrazioni per il 50° anniversario della Marcia Verde si terranno come previsto, senza discorso reale. La nuova festività consacra il concetto di “Marocco indivisibile” nel territorio e nella comunità di destino, valorizzando la ricchezza della diversità religiosa, culturale e sociale del Regno.

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Marocco: Re Mohammed VI inaugura il Complesso Ospedaliero Universitario Internazionale Mohammed VI a Rabat

E impartisce istruzioni per l’apertura del Centro Ospedaliero Universitario Mohammed VI ad Agadir

Il Re del Marocco, Mohammed VI, accompagnato dal Principe Ereditario Moulay El Hassan, ha inaugurato il Complesso Ospedaliero Universitario Internazionale Mohammed VI a Rabat. Questa struttura di fama internazionale fornirà servizi sanitari all’avanguardia a tutta la nazione, offrendo una formazione di alto livello nelle professioni sanitarie.

Lo stesso giorno, il Sovrano ha impartito le sue istruzioni per l’apertura del Centro Ospedaliero Universitario Mohammed VI ad Agadir, un centro medico di eccellenza che migliorerà significativamente l’assistenza sanitaria e la formazione medica nella regione di Souss-Massa.

Vero emblema di una nuova era di infrastrutture sanitarie moderne e intelligenti, il Complesso Ospedaliero Universitario Internazionale Mohammed VI di Rabat, costruito dalla Fondazione Mohammed VI per la Scienza e la Salute, incarna la profonda benevolenza e la visione del Re. Illustra l’ambizione di fornire a tutti i cittadini un accesso equo a servizi sanitari all’avanguardia, supportati da un ospedale che incorpora le innovazioni mediche più avanzate e supportato da un importante istituto di ricerca universitario.

La sua costruzione testimonia anche il ruolo centrale che il Sovrano attribuisce alla formazione delle risorse umane in questo settore vitale e la Sua determinazione a garantire che ricevano una formazione di alta qualità, adeguata ai progressi scientifici e tecnologici in materia di trattamento, prevenzione, gestione e governance sanitaria, in conformità con gli standard internazionali.

Costruito su un sito di 280.000 m², questo complesso riunisce due entità complementari: l’Ospedale Universitario Internazionale Mohammed VI di Rabat (190.000 m²) e l’Università di Scienze della Salute Mohammed VI di Rabat (90.000 m²).

Una struttura di nuova generazione incentrata sul paziente

Con una capacità iniziale di 600 posti letto, espandibile a 1.000, l’Ospedale Universitario Internazionale Mohammed VI di Rabat comprende oltre 30 centri di eccellenza in ambito medico, chirurgico e tecnico, che coprono specialità come chirurgia robotica, neurochirurgia, cardiologia interventistica, oncologia, radioterapia e diagnostica per immagini avanzata.

Questo ospedale vanta, tra le altre cose, 24 sale operatorie all’avanguardia, 19 delle quali situate in un blocco operatorio integrato con una superficie totale di 3.400 m², che comprende sale operatorie ibride e robotizzate, nonché 143 posti letto di terapia intensiva, di cui 30 unità di terapia intensiva neonatale.

La struttura è dotata di tecnologie all’avanguardia, tra cui una PET-RM, una novità in Marocco e in Africa, combinata con una PET-SCAN per diagnosi ad alta precisione. È inoltre dotato di una risonanza magnetica Omega 3T, del sistema di radioterapia Ethos Hypersight, di una farmacia ospedaliera robotica e di un centro di simulazione.

Tra i servizi innovativi figurano l’unità ustionati e il servizio di ossigenoterapia iperbarica e ipobarica, unico in Marocco, dedicato a trattamenti medici avanzati e alla ricerca fisiologica.

L’ospedale si distingue inoltre per aver creato la prima piattaforma di laboratorio completamente automatizzata in Africa, che copre tutte le fasi (pre-analitica, analitica e post-analitica) delle analisi chimiche, immunologiche ed ematologiche. Inoltre, vanta l’unico laboratorio di patologia digitalizzato in Marocco, che offre tracciabilità e diagnosi ad alta precisione.

Incentrato sul paziente, l’Ospedale Universitario Internazionale Mohammed VI di Rabat offre percorsi di cura integrati e personalizzati, garantendo comfort, sicurezza e qualità.

L’istituto è anche un ambiente di apprendimento privilegiato per gli studenti dell’Università di Scienze della Salute Mohammed VI, offrendo un’immersione in contesti clinici e tecnologici all’avanguardia.

Vero e proprio polo accademico di eccellenza, l’Università di Scienze della Salute Mohammed VI di Rabat svolgerà un ruolo chiave nel rafforzamento di uno dei pilastri strategici della riforma del sistema sanitario: il capitale umano.

L’Università vanta infatti 15 aule con una capacità totale di 4.000 posti, 72 aule e 217 aule per esercitazioni pratiche e tutorial. In grado di ospitare fino a 8.000 studenti, questa istituzione educativa comprende diverse facoltà e istituti: la Facoltà di Medicina Mohammed VI di Rabat, la Facoltà di Odontoiatria Mohammed VI, la Facoltà di Farmacia Mohammed VI, la Facoltà di Medicina Veterinaria Mohammed VI, la Scuola Superiore di Ingegneria in Scienze della Salute Mohammed VI e la Facoltà di Infermieristica e Professioni Sanitarie Mohammed VI. Un centro di simulazione medica internazionale completa questa struttura, offrendo agli studenti una formazione pratica in un ambiente che riproduce la pratica professionale reale.

Impegnato nella sostenibilità, il Complesso Ospedaliero Universitario Internazionale Mohammed VI di Rabat è certificato HQE (Alta Qualità Ambientale), con il livello “eccezionale”. È dotato di 8.800 m² di pannelli fotovoltaici, che coprono oltre il 10% del suo fabbisogno energetico e consentono una riduzione del 40% delle emissioni di carbonio.

L’Ospedale Universitario Mohammed VI di Agadir: un vero simbolo di modernità

L’Ospedale Universitario Mohammed VI di Agadir, che sarà aperto al pubblico in conformità con le Direttive Reali, è stato costruito su un sito di 30 ettari (127.000 m² di superficie coperta), situato vicino alla Facoltà di Medicina e Farmacia.

Con un investimento di circa 3,1 miliardi di dirham, il nuovo Ospedale Universitario Mohammed VI di Agadir, con una capacità totale di 867 posti letto, comprende diversi reparti (materno-infantile, medico-chirurgico, radiologia, cardiologia, ecc.), una sala operatoria centrale (19 sale operatorie), ulteriori sale operatorie per le emergenze (5 sale) e per il reparto ustioni, un laboratorio, una farmacia centrale e un sistema integrato di formazione e simulazione.

Vero simbolo di modernità, l’Ospedale Universitario di Agadir è la prima struttura in Africa a integrare il robot chirurgico “Revo I” nella sua piattaforma tecnica. Questo robot consente procedure mini-invasive con precisione micrometrica, visione 3D ad alta definizione e un comfort chirurgico senza precedenti sia per i chirurghi che per i pazienti.

Con due sale di cateterizzazione cardiaca e unità di terapia intensiva dotate di monitor multiparametrici, il reparto di cardiologia del nuovo ospedale offre un’assistenza completa per la coronaropatia e i disturbi del ritmo cardiaco. Le apparecchiature, conformi agli standard internazionali, consentono l’esecuzione di angioplastiche, esplorazioni elettrofisiologiche e imaging intravascolare ad altissima risoluzione.

Allo stesso modo, per garantire la sicurezza dei pazienti e la qualità delle cure, l’Ospedale Universitario Mohammed VI di Agadir è dotato di un’unità di sterilizzazione completa (lavatrici-disinfettori, autoclavi a vapore saturo e aree di confezionamento automatizzate che garantiscono la tracciabilità degli strumenti e la massima sicurezza del paziente), nonché di una farmacia centrale con un robot per la distribuzione dei farmaci, che garantisce una preparazione sicura e una consegna automatizzata ai reparti ospedalieri, una novità assoluta nella regione.

Questo progetto di ospedale di riferimento di nuova generazione, di cui beneficeranno circa 3 milioni di persone, contribuirà allo sviluppo delle infrastrutture ospedaliere nella regione di Souss-Massa e al rafforzamento dei servizi sanitari, avvicinandoli ai cittadini, che non dovranno più recarsi in altre città per interventi chirurgici complessi o per determinate patologie.

Queste due grandi strutture ospedaliere genereranno migliaia di posti di lavoro diretti e indiretti, contribuendo così allo sviluppo economico e sociale sia a livello regionale che nazionale.

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Sahara: nuova risoluzione Onu percorso guidato da Mohammed VI

Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha adottato una nuova risoluzione sulla questione del Sahara marocchino, rappresentando una svolta storica nel trattamento del dossier da parte dell’organizzazione internazionale. Questo successo diplomatico non è frutto del caso, ma deriva dalla visione illuminata del Re Mohammed VI, caratterizzata da chiarezza strategica, costanza nell’azione e solidità degli argomenti giuridici e storici del Regno del Marocco. In questo contesto, la diplomazia reale marocchina emerge come un modello strategico, globale e chiaro, che non può essere isolato dal quadro generale delle politiche estere del Sovrano.

La diplomazia reale è innanzitutto strategica nella sua visione, poiché si basa su un approccio a lungo termine – il cosiddetto “tempo monarchico” – anziché su decisioni contingenti o reazioni immediate. Essa poggia su un’analisi rigorosa delle evoluzioni geopolitiche regionali e internazionali, trovando la sua forza nel fatto che la questione del Sahara rappresenta una causa nazionale sacra e un enjeu esistenziale per l’intero popolo marocchino. In secondo luogo, è globale nella sua démarche, estendendosi oltre gli aspetti puramente diplomatici e politici per includere dimensioni economiche, culturali, religiose e umane, creando così un quadro integrato di relazioni internazionali. Infine, è chiara nei suoi obiettivi, fondata su principi costanti come la difesa della sovranità nazionale, la promozione delle cause giuste del Regno e un’apertura al dialogo e a una cooperazione equilibrata con i vari attori internazionali.

Questo exploit diplomatico internazionale è il risultato di un lungo processo di lavoro metodico, sereno e maturo, i cui fondamenti sono stati posti da Sua Maestà Re Mohammed VI, che Dio Lo Assista, attraverso il suo impegno personale fin dall’intronizzazione nel 1999. Tale impegno ha trasformato la diplomazia marocchina in un pilastro di stabilità e progresso, consolidando la posizione del Marocco sulla scena globale.

La dimensione africana e regionale della visione reale. Negli ultimi ventisei anni, sotto l’impulso personale del Re Mohammed VI, la diplomazia marocchina si è affermata come un paradigma di apertura, solidarietà e pragmatismo. Ha rafforzato i legami di cooperazione con il vicinato immediato del Regno, approfondendo al contempo l’ancoraggio del Marocco sull’intero continente africano. Tra le iniziative principali promosse dal Sovrano figurano: oltre 50 visite reali in una trentina di paesi africani, che hanno portato alla firma di più di 1.000 accordi e strumenti giuridici; il ritorno trionfale del Marocco nell’Unione Africana nel 2017, momento clou della diplomazia reale che ha consacrato una politica africana chiara, ambiziosa, solidale e duratura; l’Iniziativa Reale per l’Atlantico, finalizzata a rafforzare la sicurezza, la connettività e la prosperità condivisa tra i paesi rivieraschi; l’Iniziativa Reale per facilitare l’accesso dei paesi del Sahel all’oceano Atlantico; il progetto strategico del gasdotto Nigeria-Marocco, che collegherà l’Africa occidentale all’Europa attraverso il Regno, illustrando la vocazione geostrategica del Marocco come ponte tra i continenti; e l’adesione del Marocco alla Zona di Libero Scambio Continentale Africana (ZLECAf), una delle componenti principali della politica africana del Regno.

Il dinamismo della diplomazia reale verso i paesi arabi fratelli e l’impegno del Marocco per le cause arabe. Sotto la guida illuminata del Re Mohammed VI, il Marocco ha consolidato la sua presenza attiva e solidale nel mondo arabo, rimanendo fedele ai suoi impegni storici e ai profondi legami fraterni con le nazioni arabe. Animata da una visione reale improntata a saggezza e costanza, la diplomazia marocchina si distingue per un approccio equilibrato basato sul dialogo, la moderazione e la solidarietà. Essa si impegna con determinazione a rafforzare i partenariati multidimensionale che uniscono il Regno ai paesi fratelli del Golfo e del Mashreq, in uno spirito di fiducia reciproca e cooperazione duratura. Tra le azioni più significative: l’appoggio costante del Marocco alle iniziative arabe per la stabilità, la pace e lo sviluppo nel mondo arabo, in particolare attraverso il suo impegno diplomatico attivo nella Lega degli Stati Arabi; il sostegno ininterrotto del Re alla causa palestinese, in qualità di Presidente del Comitato Al-Qods, mediante iniziative diplomatiche e umanitarie concrete al servizio della giustizia e della pace; la coordinazione stretta con i paesi fratelli del Golfo sui grandi dossier regionali e internazionali, culminata nella partecipazione distinta di Sua Maestà al Summit Marocco-CCG a Riyad nel 2016, che ha consacrato un partenariato strategico globale tra le parti e ha sottolineato la comunità di destino e visione sulle principali questioni regionali.

La diversificazione dei partner, pilastro della diplomazia saggia e visionaria del Re, e leva al servizio della Prima Causa Nazionale. Fedele a una diplomazia di chiarezza e ambizione, Sua Maestà Re Mohammed VI, ha elevato la diversificazione dei partenariati a pilastro centrale della politica estera del Regno. Questa orientazione strategica ha permesso al Marocco di affermarsi come attore credibile, rispettato e influente sulla scena internazionale, forte di una visione coerente e di un’azione diplomatica improntata a costanza e pragmatismo.

Le linee principali di questa diplomazia rinnovata si traducono in: il rafforzamento continuo delle relazioni con i partner storici del Marocco, tra cui gli Stati Uniti d’America, la Francia, la Spagna e il Regno Unito, che oggi riconoscono e sostengono fermamente la marocanità del Sahara e l’Iniziativa marocchina di autonomia; lo sviluppo di partenariati strategici con le grandi potenze emergenti, in particolare la Russia, la Cina e l’India, nei settori economico, tecnologico ed energetico, riflettendo la volontà reale di diversificare gli orizzonti diplomatici del Regno; il posizionamento del Marocco come piattaforma di convergenza tra Nord e Sud, Oriente e Occidente, illustrando la capacità visionaria di Sua Maestà il Re, che Dio Lo Assista, di ancorare il Regno in una diplomazia equilibrata, multidimensionale e proattiva.

La presenza attiva del Marocco alle Nazioni Unite e il suo ruolo nella diplomazia multilaterale. In conformità con l’Alta Visione del Re Mohammed VI, il Marocco si è affermato come attore rispettato e credibile nel sistema multilaterale. Il Regno lavora instancabilmente per promuovere un multilateralismo rinnovato, pragmatico, inclusivo, solidale e basato sull’equilibrio delle responsabilità. Le azioni principali intraprese dal Regno in questo ambito includono: la partecipazione attiva ai lavori del Consiglio di Sicurezza, dell’Assemblea Generale e dei suoi organi sussidiari, dove il Regno difende un approccio costruttivo fondato sul dialogo, la legittimità e la ricerca del consenso; il ruolo motore del Marocco nella promozione delle cause africane e arabe alle Nazioni Unite, in particolare attraverso il coordinamento del Movimento dei Non Allineati nel Comitato dei 34 (C-34) sul mantenimento della pace e la difesa degli interessi dei paesi del Sud; l’impegno continuo del Marocco per il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale, con la partecipazione di circa 2.000 Caschi blu alle missioni onusiane di mantenimento della pace; la leadership del Regno nella promozione degli Agende onusiani relativi ai diritti umani, allo sviluppo sostenibile, alla migrazione, al clima e all’uguaglianza di genere; e il plaidoyer costante del Marocco per una riforma del Consiglio di Sicurezza, basata su una rappresentazione equa del continente africano.

La percée diplomatica e il consolidamento della sovranità del Regno. La diplomazia marocchina è fondata su principi solidi: rispetto del diritto internazionale, dialogo, cooperazione e solidarietà con i paesi del Sud. Dal Marcia Verde alla consacrazione della sovranità nazionale, si tratta di una strategia riflessiva e costante che garantisce la marocanità irreversibile del Sahara. La riconoscimento internazionale è in crescita: più di 125 paesi sostengono il piano di autonomia del Marocco, affermando la sua legittimità sulla scena mondiale. L’isolamento progressivo della pseudo-“rasd” è evidente: il numero di paesi che riconoscono questa entità fittizia è passato da 70 nel 2000 a 25 nel 2025, con 164 Stati che la respingono oggi. Inoltre, lo sviluppo integrato delle Province del Sud procede con progetti strutturanti, infrastrutture moderne e il Nuovo Modello di Sviluppo, per assicurare progresso e benessere agli abitanti. La visione reale è orientata al futuro: stabilità, cooperazione regionale e un’Africa unita, incarnando la forza tranquilla e la lungimiranza del Re Mohammed VI.

L’isolamento e la sconfitta diplomatica dell’Algeria di fronte all’ascesa del Marocco. La strategia algerina appare obsoleta e rigida, persistendo in un approccio ideologico ereditato dalla Guerra Fredda, incapace di adattarsi alle realtà contemporanee e agli enjeux regionali e internazionali. Essa sta perdendo credibilità sulla scena internazionale: il suo discorso rigido sull’autodeterminazione e sul Polisario vede la sua influenza retrocedere, persino tra i suoi alleati tradizionali, mentre la sua capacità di convincere si affievolisce. L’indebolimento del Polisario è marcato: il narrativo del movimento separatista perde legittimità e portata, con un riconoscimento internazionale in forte diminuzione. La marginalizzazione diplomatica progressiva del duo Algeria-Polisario li vede isolati nelle sedi multilaterali, mentre il Marocco guadagna credibilità e peso diplomatico su tutti i continenti. Questa dinamica ridefinisce gli equilibri nel Maghreb: l’ascesa del Marocco come attore stabilizzatore e credibile evidenzia il recul dell’Algeria e l’indebolimento della sua posizione strategica. Infine, l’erosione dell’influenza regionale è palpabile nelle zone saheliane e dell’Africa occidentale, dove il Marocco consolida i suoi legami diplomatici ed economici, mentre l’Algeria vede il suo peso diminuire.

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Marocco: Mohammed VI, nuovo capitolo vincente per Sahara

Il Re Mohammed VI ha annunciato l’apertura di un “nuovo capitolo vittorioso” nella questione del Sahara marocchino, destinata a chiudersi definitivamente con una soluzione consensuale basata sull’Iniziativa di Autonomia, in coincidenza con il 50° anniversario della Marcia Verde e il 70° dell’Indipendenza.

Nel discorso alla Nazione, il Sovrano ha definito il 31 ottobre 2025 “data spartiacque” nella storia moderna del Marocco, sottolineando che “da Tangeri a Lagouira” il Regno è unito e nessuno potrà violarne diritti e confini storici.

Il Re ha evidenziato i frutti della “dinamica di cambiamento” avviata negli ultimi anni: due terzi degli Stati membri ONU considerano l’Autonomia l’unico quadro valido per il regolamento; grandi potenze (USA, Francia, Regno Unito, Russia, Spagna, UE) riconoscono la sovranità economica marocchina sulle Province del Sud, incoraggiando investimenti e scambi.

La recente risoluzione del Consiglio di Sicurezza, ha aggiunto, definisce principi e fondamenta per una soluzione politica definitiva nel rispetto dei diritti legittimi del Marocco. Il Regno presenterà alle Nazioni Unite una versione aggiornata e dettagliata della Proposta di Autonomia, che costituirà “l’unica base di negoziazione”.

Mohammed VI ha espresso gratitudine particolare agli Stati Uniti, “sotto la guida dell’amico Presidente Donald Trump”, a Francia, Regno Unito, Spagna, Paesi arabi e africani, e a tutti gli Stati che appoggiano l’Iniziativa.

Pur celebrando i progressi, il Sovrano ha ribadito l’impegno per una soluzione “senza vincitori né vinti” che salvi la faccia di tutte le parti. Ha rivolto un appello fraterno ai marocchini nei campi di Tindouf affinché rientrino e partecipino, in condizioni di uguaglianza, alla gestione locale e allo sviluppo della patria nell’ambito dell’Autonomia.

Il Re ha invitato il Presidente algerino Abdelmadjid Tebboune a un “dialogo sincero” per superare i dissidi e costruire relazioni basate su fiducia, fraternità e buon vicinato, rilanciando l’Unione del Maghreb.

Infine, Mohammed VI ha reso omaggio ai sacrifici delle Forze Armate, delle forze di sicurezza, degli abitanti delle Province del Sud e di tutta la diplomazia marocchina, ricordando con deferenza Re Hassan II, artefice della Marcia Verde, e i martiri della Nazione.

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Spagna: smantellate due reti di traffico di hashish con la collaborazione della DGSN

La Polizia Nazionale spagnola ha annunciato mercoledì lo smantellamento di due organizzazioni criminali internazionali specializzate nel traffico di hashish, nell’ambito di un’operazione congiunta condotta in stretta collaborazione con la Direzione Generale della Sicurezza Nazionale (DGSN).

Questa operazione, condotta in coordinamento con la Procura della Repubblica presso la Corte d’Appello di Tangeri, ha portato al sequestro di 20 tonnellate di hashish nascoste in carichi di peperoncini a bordo di camion refrigerati, ha dichiarato la polizia spagnola in un comunicato stampa. Le indagini che hanno portato a questo sequestro sono state avviate sulla base di informazioni scambiate con le autorità marocchine, che hanno portato all’identificazione di due convogli di camion sospettati di trasportare grandi quantità di droga. Il primo convoglio è stato intercettato a Sanlúcar de Barrameda, nella provincia di Cadice, dove gli agenti hanno scoperto 12 tonnellate di hashish nascoste in doppi fondi dietro casse di peperoncini. Quindici persone sono state arrestate in questa prima operazione.
Tre giorni dopo, una seconda operazione nella provincia di Granada ha portato al sequestro di ulteriori 8 tonnellate di hashish e all’arresto di altre cinque persone. In totale, venti persone sono state arrestate e detenute per traffico di droga e appartenenza a un’organizzazione criminale. Le perquisizioni hanno portato anche al sequestro di nove veicoli, tra cui camion e rimorchi, un’arma automatica e oltre 7.000 euro in contanti. La Polizia Nazionale spagnola, che ha elogiato la preziosa collaborazione delle autorità marocchine, ha sottolineato che questa operazione congiunta dimostra “l’eccellente cooperazione in materia di sicurezza tra Marocco e Spagna, basata sulla fiducia reciproca, sull’efficace coordinamento e sulla comune volontà di combattere le reti criminali transnazionali coinvolte nel traffico di droga”.

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Marocco: Eswatini ribadisce il suo sostegno a sovranità Sahara marocchino

E al Piano di Autonomia come “unica soluzione credibile, seria e realistica” alla controversia regionale

Il Regno di Eswatini ha ribadito mercoledì a Rabat il suo sostegno all’integrità territoriale del Marocco, alla sovranità del Regno sul suo Sahara e al Piano di Autonomia come “unica soluzione credibile, seria e realistica” alla controversia regionale. Questa posizione è stata ribadita dal Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale del Regno di Eswatini, Pholile Dlamini Shakantu, a margine della prima sessione della Commissione Mista di Cooperazione tra Marocco ed Eswatini, durante i colloqui con il Ministro degli Affari Esteri, della Cooperazione Africana e dei Marocchini all’Estero, Nasser Bourita. I colloqui si sono concentrati sulle eccellenti relazioni tra i due Paesi e sulle modalità per rafforzare la loro cooperazione multisettoriale. In questa occasione, il Ministro degli Esteri di Eswatini ha ribadito la posizione coerente del suo Paese e ha ribadito il suo sostegno all’integrità territoriale del Marocco e alla sovranità del Regno su tutto il suo territorio, compresa la regione del Sahara marocchino. Il Regno di Eswatini, che ha aperto un consolato generale a El Aaiún nell’ottobre 2020, ha inoltre ribadito il suo pieno sostegno al Piano di Autonomia Marocchino come “l’unica soluzione credibile, seria e realistica” alla controversia regionale relativa al Sahara marocchino.

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Emirati: Binghatti, utile netto aumenta del 145% nel 2025

L’utile netto di Binghatti nei nove mesi del 2025 aumenta del 145%, raggiungendo la cifra record di 2,66 miliardi di AED, rafforzando la sua posizione di uno degli sviluppatori immobiliari in più rapida crescita in una delle città in più rapida crescita al mondo.

Katralnada BinGhatti, CEO

“I primi nove mesi del 2025 rappresentano un periodo di crescita decisivo per Binghatti. La nostra redditività record e le performance di fatturato sono il risultato diretto dei solidi fondamentali del mercato di Dubai e dell’efficienza del nostro modello di business integrato.
Con 27 progetti attualmente in fase di sviluppo e altri 11 in cantiere, Binghatti continua a dimostrare scalabilità, velocità e disciplina esecutiva. La nostra espansione sostenuta riflette il riconoscimento da parte del mercato della nostra identità architettonica, della nostra comprovata esperienza e del nostro impegno nella creazione di valore a lungo termine.

Come uno degli sviluppatori immobiliari in più rapida crescita in una delle città in più rapida crescita al mondo, rimaniamo concentrati sulla realizzazione di più di semplici progetti: stiamo plasmando le comunità, guidando l’innovazione del design, e contribuendo alla reputazione globale di Dubai come modello di sviluppo urbano e investimento.”

Shehzad Janab, CFO

Il nostro utile record nei nove mesi riflette la solidità della nostra struttura patrimoniale, la gestione finanziaria disciplinata e la resilienza del mercato immobiliare di Dubai. Abbiamo registrato un solido miglioramento del margine a tutti i livelli, mantenendo un solido margine lordo del 44%, un margine EBITDA del 37% e un margine netto prossimo al 30%. Con un totale attivo in crescita del 73% da inizio anno a 22,0 miliardi di AED e saldi di cassa superiori a 7,7 miliardi di AED, Binghatti entra nella sua prossima fase di crescita da una posizione di eccezionale liquidità e basso indebitamento.
Al di là dei numeri, i fondamentali del mercato rimangono solidi e sono sostenuti dall’Agenda Economica di Dubai D33 e dalla sua Strategia Immobiliare ’33, insieme al Piano Regolatore Urbano 2040. Insieme, queste iniziative continuano a guidare la crescita demografica e la reale domanda degli utenti finali. L’aumento dei nuovi acquirenti di case e delle attività degli utenti finali dimostra che il mercato immobiliare di Dubai si è spostato nettamente dalla speculazione a una fase di crescita sostenibile e trainata dalla domanda. In questo contesto, la nostra costante attenzione rimane rivolta al mantenimento della redditività, al mantenimento dell’efficienza di bilancio e all’impiego strategico del capitale per supportare la nostra pipeline di sviluppo in espansione.

Dubai, Emirati Arabi Uniti, 29 ottobre 2025 – Binghatti Holding Ltd, una delle principali società immobiliari degli Emirati Arabi Uniti, ha annunciato risultati finanziari record per i nove mesi conclusi il 30 settembre 2025, sottolineando l’eccellente fatturato e l’esecuzione di progetti diversificati.

Il fatturato è quasi triplicato su base annua, raggiungendo gli 8,96 miliardi di AED, rispetto ai 3,77 miliardi di AED dello stesso periodo dell’anno scorso, trainato dal forte slancio delle vendite, dall’accelerazione delle consegne dei progetti e dal continuo successo del suo portafoglio ottimamente diversificato. L’esposizione bilanciata tra i segmenti di mercato, in particolare le ottime performance delle offerte premium mainstream e mainstream, sottolineano la resilienza e la solidità del suo modello di business.

Il modello di business verticalmente integrato dell’azienda ha consentito di raggiungere risultati record e di migliorare l’efficienza operativa in tutto il Gruppo.

L’utile lordo è aumentato del 143%, raggiungendo i 3,95 miliardi di AED, grazie a un mix di progetti ottimale, prezzi medi di vendita più elevati e una costante gestione dei costi. L’EBITDA è salito del 139%, raggiungendo i 3,28 miliardi di AED, a dimostrazione della scalabilità e della resilienza dei margini del modello di Binghatti.

L’utile netto è aumentato del 145% su base annua, raggiungendo i 2,66 miliardi di AED, a dimostrazione di una solida leva operativa, di un’esecuzione efficiente e di un efficace controllo dei costi.

Il solido andamento dei primi nove mesi è stato trainato da consegne anticipate, da forti vendite di 11 nuovi progetti e da elevati tassi di assorbimento nei principali progetti di sviluppo di Binghatti.

Nel trimestre conclusosi il 30 settembre 2025, il fatturato ha raggiunto i 2,64 miliardi di AED, in crescita del 67% rispetto all’anno precedente, mentre l’utile netto è aumentato del 101%, raggiungendo gli 839 milioni di AED, rispetto ai 417 milioni di AED del terzo trimestre del 2024.

Questi risultati consolidano Binghatti come uno degli sviluppatori immobiliari privati ​​più redditizi e in più rapida crescita della regione, dimostrando la sua capacità di raggiungere uno dei cicli di conversione di cassa più rapidi del settore. Questa efficienza, supportata dall’agile mix di prodotti e dalla rapidità di consegna, continua a guidare un’eccellenza finanziaria e operativa costante.

Leadership operativa e vendite record

Nei primi nove mesi del 2025, Binghatti ha registrato circa 12.000 vendite di unità, consolidando la sua posizione di sviluppatore immobiliare più venduto a Dubai.

La società ha lanciato 11 nuovi progetti nei nove mesi conclusi il 30 settembre 2025, con un Valore Lordo di Sviluppo (GDV) complessivo di circa 11 miliardi di AED, comprendente oltre 7.000 unità residenziali e quasi 5,6 milioni di metri quadrati di superficie vendibile.

Il portafoglio ordini della società si attestava a circa 14 miliardi di AED al 30 settembre 2025, sostenuto da vendite sostenute e da una domanda continua da parte di acquirenti nazionali e internazionali.

Gli investitori non residenti hanno rappresentato circa il 60% delle vendite totali, evidenziando il crescente fascino di Dubai come centro di investimenti globali e destinazione di stile di vita.

Espansione della presenza di sviluppo e crescita della pipeline strategica

L’espansione operativa di Binghatti continua a un ritmo record. Al 30 settembre 2025, la società aveva 27 progetti in fase di sviluppo, in aumento rispetto ai 21 di fine 2024, con un incremento del 29% da inizio anno. Questo comprende oltre 20.000 unità residenziali e una superficie vendibile totale di oltre 17,0 milioni di piedi quadrati (circa 1,6 milioni di metri quadrati), con un valore lordo complessivo di circa 44 miliardi di AED.

La pipeline di progetti della società rimane solida, con 11 progetti in fase di pianificazione avanzata, per un totale di oltre 18.000 unità, oltre 1,2 milioni di piedi quadrati (circa 1,6 milioni di metri quadrati) e un valore lordo complessivo di circa 30 miliardi di AED. Questi prossimi progetti abbracciano Palm Jumeirah, Nad Al Sheba, Al Jaddaf, Arjan e Wadi Al Safa, riflettendo il mix equilibrato di Binghatti di sviluppi tradizionali, tradizionali premium, di lusso e di lusso estremo, distribuiti strategicamente a Dubai.

Inoltre, nei primi nove mesi del 2025 sono stati lanciati 11 progetti, che complessivamente comprendono oltre 7.000 unità, oltre 5,6 milioni di metri quadrati di superficie vendibile e un GDV di circa oltre 11 miliardi di AED, a dimostrazione della capacità di Binghatti di rispondere alla domanda del mercato con rapidità e precisione.

Questa portata di esecuzione sottolinea l’eccezionale capacità dell’azienda di offrire servizi in una vasta gamma di segmenti residenziali, mantenendo al contempo l’eccellenza nella progettazione, la velocità di costruzione e una qualità costante in tutto il suo portafoglio.

Solidità finanziaria e profilo creditizio

La posizione finanziaria di Binghatti rimane solida. Il totale delle attività è cresciuto del 73% da inizio anno a 22,0 miliardi di AED, trainato dall’espansione del progetto e dalla forte generazione di cassa, mentre il patrimonio netto totale è aumentato dell’84% a 5,8 miliardi di AED. La liquidità e le disponibilità liquide equivalenti sono più che raddoppiate a 7,7 miliardi di AED, riflettendo una gestione prudente della liquidità, e il debito totale è aumentato a 7,0 miliardi di AED, mantenendo un solido rapporto debito/patrimonio netto di 1,2x.

Il Gruppo continua a operare con margini elevati: margine lordo del 44%, margine EBITDA del 37% e margine netto del 30%, posizionando Binghatti tra gli sviluppatori più efficienti e redditizi della regione.

Binghatti ha ulteriormente rafforzato la sua base di finanziamento attraverso due emissioni di sukuk di successo quest’anno, che hanno superato di oltre cinque volte la domanda, sottolineando il suo crescente profilo nel mercato dei capitali regionale e internazionale. Più di recente, Binghatti ha continuato a consolidare le sue credenziali green lanciando un Green Sukuk da 500 milioni di dollari, quotato in due diverse posizioni, i cui proventi sono stati destinati al finanziamento di progetti sostenibili nell’ambito del suo Green Financing Framework. Insieme, queste emissioni hanno diversificato la base di investitori di Binghatti, aumentato la liquidità e rafforzato la sua reputazione di emittente corporate credibile.

Sia Moody’s che Fitch Ratings hanno confermato le prospettive stabili della società, citando la sua gestione finanziaria disciplinata, la solida liquidità e la capacità di autofinanziare la crescita attraverso flussi di cassa generati internamente.

Prospettive di mercato positive

Il mercato immobiliare di Dubai continua a sovraperformare i competitor globali, sostenuto da una crescita demografica sostenuta, dall’aumento della proprietà immobiliare e da un costante afflusso di capitali internazionali. Iniziative a lungo termine come la Dubai Economic Agenda D33, nell’ambito della quale la Real Estate Strategy 2033 funge da pilastro settoriale chiave, e il Dubai 2040 Urban Master Plan continuano a rafforzare la base economica della città e a incrementare la domanda di alloggi.

L’aumento degli acquirenti di prima casa e degli acquisti da parte di utenti finali riflette un mercato in transizione piuttosto che in surriscaldamento, con una domanda effettiva sempre più trainata dai residenti che scelgono Dubai come loro residenza a lungo termine. Nonostante gli elevati livelli di attività di sviluppo, l’offerta rimane contenuta rispetto alla crescita demografica, suggerendo una stabilità continua e un sano assorbimento nei quartieri chiave.

Come uno degli sviluppatori in più rapida crescita degli Emirati Arabi Uniti, la struttura integrata e la gestione disciplinata dei progetti di Binghatti le consentono di operare in modo efficiente e di rispondere rapidamente all’evoluzione della domanda del mercato. Combinando prudenza finanziaria, qualità progettuale ed efficienza operativa, Binghatti continua a distinguersi in un panorama competitivo ed è ben posizionata per sostenere la sua traiettoria di crescita fino al 2026 e oltre.

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