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Marocco accoglie con favore il fuoco a Gaza

A due giorni dall’entrata in vigore dell’accordo di cessate il fuoco a Gaza, il Regno del Marocco, il cui Sovrano, Mohammed VI, presiede il Comitato Al-Quds, accoglie con favore i progressi compiuti verso la fine delle ostilità e attacchi contro i civili, in corso dal 7 ottobre 2023.

“Il Regno invita tutte le parti palestinesi e israeliane a dare una possibilità alla pace e a dimostrare un impegno sincero e costruttivo, lontano da qualsiasi considerazione circostanziata o opportunistica”, si legge in una nota del Ministero degli Affari Esteri, della Cooperazione Africana e dei marocchini residenti all’estero.

Il Regno, si legge nella nota, auspica che questo accordo di cessate il fuoco venga pienamente rispettato e che consenta la cessazione degli attacchi contro i civili, il ritorno degli sfollati e un agevole accesso agli aiuti umanitari in quantità sufficienti.

Come ha sottolineato Sua Maestà il Re Mohammed VI, che Dio lo assista, Presidente del Comitato Al-Quds, in particolare nel suo Messaggio Reale all’ultimo Summit arabo, è essenziale evitare di uscire da una crisi per entrarne in un’altra.

In effetti, prosegue la dichiarazione, l’accordo di cessate il fuoco dovrebbe aprire la strada a un vero processo di pace, consentendo la creazione di uno Stato palestinese entro i confini del 1967, con Gerusalemme Est come capitale, che viva fianco a fianco, in pace con Israele.

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Marocco: al via Commissione per revisione Codice famiglia

Il ministro delegato per le relazioni con il Parlamento, portavoce del governo del Marocco, Mustapha Baitas, ha annunciato oggi la costituzione di una Commissione per lo sviluppo composta dai dipartimenti ministeriali direttamente interessati alla revisione del Codice della famiglia e dal Segretariato generale del governo (SGG).

In una conferenza stampa tenutasi dopo la riunione settimanale del Consiglio di Governo, Baitas ha sottolineato che il Consiglio, sotto la presidenza del capo del Governo, “ha deciso di costituire una Commissione per lo sviluppo composta dai dipartimenti e dai dipartimenti ministeriali direttamente interessati dalla revisione della Codice della famiglia, tenendo conto della particolarità di questo Codice”.

Si tratta di un lavoro, ha specificato, del Ministero della Giustizia, del Ministero degli Habous e degli Affari Islamici e del Ministero della Solidarietà, dell’Inclusione Sociale e della Famiglia, nonché della Segreteria Generale del Governo, richiesto in considerazione della sua competenza e del contributo che può apportare a questa Commissione, tenendo conto delle sovrapposizioni tra la revisione del Codice della famiglia e una serie di altre leggi in vigore, nonché con alcuni progetti di testo in corso di esame in Parlamento.

La Commissione per lo sviluppo, ha aggiunto il Ministro, comprenderà esperti legali e giudiziari, nonché ulama, e potrà anche aprirsi, se necessario, a competenze provenienti da altri campi o specialità, la cui presenza o il cui contributo siano ritenuti utili dalla Commissione stessa.

Baitas ha osservato a questo proposito che il Governo segue con grande interesse i dibattiti sollevati sul tema della revisione del Codice della famiglia e riserva particolare attenzione a questo tema nel corso delle sue riunioni settimanali, a partire dalla riunione del Consiglio di Governo. 26 dicembre scorso, nel corso della quale è stata fatta una breve presentazione da parte del Ministro della Giustizia delle principali proposte di revisione già presentate al pubblico nel corso della riunione di comunicazione tenutasi in ottemperanza alle Alte Reali Istruzioni, come riportato nel comunicato stampa del Gabinetto Reale.

“Il governo desidera sottolineare che le presentazioni fatte durante la riunione di comunicazione guidata dai ministri della Giustizia, delle Dotazioni e degli Affari Islamici, e della Solidarietà, dell’Inclusione Sociale e della Famiglia, sotto la presidenza del Capo del Governo, contengono le linee generali delle proposte per revisione del Codice della famiglia e delle conclusioni del parere legale formulato sull’argomento”, ha affermato, aggiungendo che “siamo nel processo del loro sviluppo giuridico, al fine di stabilire i termini del loro esercizio nonché le condizioni e i termini di la loro attuazione”.

Il Ministro ha osservato a questo proposito che è prematuro sollevare interrogativi e dubbi su queste proposte così come sono state presentate e sulle situazioni che possono derivarne, nonché su alcune possibili difficoltà nella loro attuazione, perché tutto ciò dipende dalla esistenza di un testo che inquadra e spiega le proposte presentate.

Pertanto, ha osservato Baitas, il Governo, in applicazione delle Istruzioni Reali contenute nel comunicato del Gabinetto Reale, continuerà a comunicare su questo argomento e rimarrà a disposizione dell’opinione pubblica per fornire informazioni. e dati correlati, tenendo conto della natura preparatoria del testo e delle fasi che attraverserà il processo del suo sviluppo.

In questo contesto, ha indicato che, in interazione con i dibattiti sollevati sul tema della revisione del Codice della famiglia, a partire dalla suddetta riunione di comunicazione, il Governo esprime “il suo allineamento con le posizioni positive espresse dai partiti politici, dai sindacati centrali e attori della società civile che accolgono con favore l’approccio reale che supervisiona questo importante progetto di riforma che riguarda l’unità di base della società”

Il Governo, ha proseguito, esprime inoltre “il suo apprezzamento per il dialogo serio e obiettivo che accompagna le proposte di revisione presentate, tra cui le proposte dell’Autorità responsabile della revisione del Codice della famiglia e il parere legale del Consiglio superiore degli Ulema costituiscono la sua punto di riferimento principale”.

Ha inoltre espresso la sua condanna del tentativo di indebolire l’Alto Consiglio degli Ulema e il rispetto dovuto alle Signore e ai Signori degli Ulema, nonché di minimizzare il valore e i fondamenti della sua opinione su alcune questioni della Sharia, senza alcuna considerazione dei poteri di questa istituzione che è “l’unico organismo autorizzato a emettere consultazioni religiose ufficialmente approvate (Fatwa)”, in conformità con l’articolo 41 della Convenzione.

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Marocco: Malawi ribadisce sostegno a integrità territoriale

Il Malawi ha ribadito il suo sostegno all’integrità territoriale del Marocco e alla sovranità del Regno su tutto il suo territorio, compresa la regione del Sahara marocchino.

Questa posizione è stata espressa oggi in una dichiarazione congiunta firmata al termine dei colloqui tra il Ministro degli Affari Esteri, della Cooperazione Africana e degli Espatriati Marocchini, Nasser Bourita, e la sua omologa malawiana, Nancy Tembo.

In questa dichiarazione, Tembo ha anche accolto con favore il crescente consenso internazionale e lo slancio guidato dal Re Mohammed VI, a sostegno del Piano di autonomia marocchino, descrivendolo come l’unica soluzione credibile, seria e realistica.

Ha inoltre accolto con favore gli sforzi delle Nazioni Unite, in quanto quadro esclusivo per raggiungere una soluzione realistica, pratica e duratura alla controversia regionale sul Sahara.

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Ghana sospende relazioni diplomatiche col Polisario

Nell’ambito dell’impulso dato da Mohammed VI alla questione del Sahara marocchino

La Repubblica del Ghana ha deciso di sospendere le relazioni diplomatiche con la cosiddetta “SADR” del gruppo del Polisario.

Questa decisione è stata comunicata in un documento ufficiale del Ministero degli Affari Esteri e dell’Integrazione Regionale della Repubblica del Ghana, indirizzato al Ministero degli Affari Esteri, della Cooperazione Africana e dei Marocchini che vivono all’Estero del Regno del Marocco.

La Repubblica del Ghana “ha deciso di informare immediatamente, attraverso i canali diplomatici, il Governo del Regno del Marocco, l’Unione Africana e le Nazioni Unite di questa posizione”.

Nello stesso documento ufficiale, la Repubblica del Ghana ha espresso il suo sostegno agli “sforzi in buona fede compiuti dal Regno del Marocco per raggiungere una soluzione accettata da tutte le parti”.

Va ricordato che la Repubblica del Ghana ha riconosciuto la pseudo “SADR” nel 1979.

Grazie all’impulso dato alla questione del Sahara marocchino dal Re Mohammed VI, 46 paesi, di cui 13 africani, hanno interrotto o sospeso le loro relazioni con la pseudo “SADR” dal 2000.

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Emirati: record di crescita per la Reportage Group

Uno degli sviluppatori più affidabili del Paese raggiunge un record di crescita di 5,7 miliardi di AED e si espande a livello globale

Nel corso dell’anno 2024, Reportage Group ha raggiunto un traguardo significativo superando un valore di vendita di 5,7 miliardi di AED (circa 1,6 miliardi di USD). Questo risultato non solo sottolinea le prestazioni eccezionali dell’azienda, ma rappresenta anche un aumento di oltre il 50% del fatturato totale rispetto allo stesso periodo del 2023.
Questo risultato è particolarmente significativo considerando l’impegno incrollabile di Reportage verso una strategia “zero-leverage” e “debt-free”. Ogni progetto viene sviluppato senza fare affidamento su mutui o qualsiasi forma di finanziamento con leva finanziaria, garantendo la resilienza dell’azienda e una stabilità sostenibile a lungo termine nel mercato.

Oltre ai numeri impressionanti, questo successo consolida la posizione di Reportage come leader nel mercato immobiliare degli Emirati Arabi Uniti. Offrendo piani di pagamento flessibili, posizioni privilegiate e design intelligenti per le abitazioni, l’azienda si è guadagnata la fiducia e la lealtà dei suoi clienti, gettando le basi per una crescita continua.

Secondo Andrea Nucera, Amministratore Delegato di Reportage Group, “ci stiamo avvicinando alla chiusura del 2024 con grande felicità. Non solo abbiamo raggiunto tutti i nostri obiettivi prefissati, ma siamo anche riusciti a rafforzare l’organizzazione aziendale per supportare un’ulteriore crescita. Per il 2025, puntiamo a raggiungere un volume di vendite di 7,34 miliardi di AED (2 miliardi di USD), espanderci in due nuovi paesi e lanciare diversi progetti entusiasmanti negli Emirati Arabi Uniti, con un inventario valutato a 20 miliardi di AED (5,45 miliardi di USD).”

Guardando al futuro, Reportage Group è pronta a continuare a plasmare il futuro dello sviluppo immobiliare. I progetti futuri enfatizzeranno design all’avanguardia, iniziative di sostenibilità all’avanguardia e la creazione di spazi che promuovano un profondo senso di comunità. Come leader nel settore immobiliare degli Emirati Arabi Uniti, Reportage sta preparando il terreno per ridefinire la vita urbana, non solo all’interno degli Emirati Arabi Uniti, ma su scala globale. Con ogni nuovo progetto, Reportage non si limita a costruire proprietà, ma plasma il futuro di come le persone vivono, lavorano e prosperano in un mondo in continua evoluzione.

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Marocco: governo illustra revisione Codice di famiglia

Il Ministro della Giustizia del Marocco, Abdellatif Ouahbi, ha presentato, nel corso di un incontro con la stampa a Rabat, le grandi linee di quanto è stato realizzato in termini di revisione del Codice della famiglia.

Questo dopo il completamento del processo di ampie consultazioni supervisionate da parte l’Organismo incaricato della revisione del Codice della Famiglia, e a seguito della formulazione da parte del Consiglio Superiore degli Ulema del proprio parere giuridico su alcune proposte dell’Organismo legate a testi religiosi formali.

Il tutto in applicazione delle Direttive del Re Mohammed VI, impartite nel corso della sessione di lavoro presieduta lunedì dal Sovrano e dedicata alla questione della revisione del Codice della famiglia.

Il Ministro ha ricordato che il monarca ha definito nella sua lettera indirizzata al Capo del Governo la metodologia della riforma, i suoi ambiti e le sue finalità, ha affidato la supervisione del processo collettivo di consultazione e ha ascoltato un organismo di carattere istituzionale con una struttura diversificata, poiché composto da membri del potere esecutivo e giudiziario, dal Consiglio Superiore degli Ulema e da un organismo costituzionale indipendente responsabile dei diritti umani.

Ha inoltre ricordato che le ampie consultazioni e sessioni di ascolto e di ascolto, organizzate dall’Autorità, hanno avuto il sostegno di tutte le componenti della società politica e civile, nonché degli attori scientifici, degli ulama e degli accademici, che hanno mostrato una notevole forza di proposta, attraverso la quale hanno hanno espresso la loro visione della famiglia marocchina, i fondamenti della sua forza e resilienza e la loro preoccupazione di tenere conto degli interessi dei superiori bambini, a consolidare la posizione della donna e ad adoperarsi per stabilire la loro uguaglianza con gli uomini, nel rispetto della Costituzione e nel quadro delle costanti del Regno.

Dopo aver compiuto la sua missione nei tempi previsti, ha proseguito, l’Autorità ha presentato al Re un rapporto sulle sue attività in due volumi, il primo dei quali riguarda “proposte relative al Codice della famiglia” e il secondo riguarda “proposte di carattere generale” non avente alcun collegamento diretto con il testo del Codice, ma da cui dipende l’ottimale attuazione di quest’ultimo. In cifre, l’Autorità ha presentato 139 proposte di modifica riguardanti i sette libri del Codice.

In questa occasione Ouahbi ha voluto sottolineare che il Re, si è congratulato con i membri dell’Autorità incaricata della revisione del Codice della Famiglia per la competenza, l’obiettività e la dedizione che hanno dimostrato nel portare a termine la missione affidata loro, nonché per il contributo all’elaborazione di un progetto di revisione approfondita del Codice della famiglia. Ha aggiunto che il Sovrano ha accolto con favore anche il parere giuridico e la giurisprudenza del Consiglio superiore degli Ulema e il ruolo dell’organismo scientifico incaricato di emettere fatwa nella sua elaborazione.

Ouahbi ha inoltre spiegato che la revisione del Codice della famiglia mira a superare alcune lacune e disfunzioni rilevate durante la sua applicazione giudiziaria, per adattare le sue disposizioni all’evoluzione e alle dinamiche della società marocchina e alle esigenze dello sviluppo sostenibile, nonché alla loro allineamento con l’evoluzione legislativa, in particolare con le convenzioni internazionali ratificate dal Regno.

Di conseguenza, “ci troviamo oggi di fronte ad una revisione sostanziale del Codice della famiglia, rispondente ai principi e alle norme definiti nella Lettera Reale, in conformità con le norme e le linee che essa ha stabilito al fine di elaborare una nuova versione del Codice della famiglia , capace di sostenere il Marocco di oggi e gli sviluppi sociali che sta vivendo, garantendo scrupolosamente che le sue disposizioni possano, allo stesso tempo, consolidare la posizione delle donne e i loro diritti, proteggere la i diritti dei bambini e preservare la dignità umana”, ha affermato.

Tra i punti adottati, infatti, sulla base delle proposte dell’Autorità e del parere giuridico del Consiglio Superiore degli Ulema, il ministro ha citato in particolare quanto segue:

-Primo: la possibilità di trascrivere il fidanzamento e di considerare di regola l’atto di matrimonio come unica prova giustificativa del matrimonio, pur stabilendo i casi eccezionali di ammissibilità dell’azione di ricostituzione.

– Secondo: rivedere procedure e misure relative alle questioni familiari, predisponendo una guida pratica e di riferimento al Codice della famiglia;

– Terzo: facilitare l’accesso alla giustizia familiare, attraverso la creazione di uno “sportello unico” a livello del tribunale della famiglia;

– Quarto: sensibilizzare i futuri coniugi ai diritti e agli obblighi derivanti dal matrimonio, adottando una politica pubblica volta a sostenere tale tematica.

– Quinto: studiare la possibilità di creare un registro nazionale per registrare gli atti di matrimonio e di divorzio.

Ouahbi sostiene che, supervisionando tutte le fasi di questa riforma, il Re, ha avuto cura di circondarla delle virtù della partecipazione e dell’appropriazione, creando un quadro consensuale costruttivo capace di integrare i contributi di tutti, ciascuno dalla propria posizione, al fine di promuovere gli obiettivi di rinnovamento, sviluppo e Ijtihad, come espressi dal Codice della Famiglia dell’epoca del suo sviluppo nel 2004 e la risposta favorevole che ha generato a livello nazionale e internazionale, in grado di sottolineare il carattere distintivo della metodologia di riforma adottata dal Regno e basata sulla costanza, la graduazione, la capitalizzazione, la sezione aurea e la moderazione della sua religione quadro di riferimento, oltre alla capacità degli strumenti dell’Ijtihad creativa di conciliare le finalità della Sharia con gli sviluppi registrati a livello di diritti e libertà.

Pertanto, ha affermato il Ministro, le Alte Istruzioni del Re, indirizzate al Capo del Governo, al Ministro e ai ministri direttamente interessati dal progetto di revisione del Codice della Famiglia, che il comunicato stampa del Gabinetto Reale sul che il soggetto desidera affermare, sottolinea la necessità che questo spirito continui nella fase di elaborazione del progetto di revisione, nella sua discussione e nel suo voto da parte del Parlamento in vista di giungere all’adozione di una nuova versione del Codice che capitalizza i risultati della sua versione precedente, li sostiene e rivede i suoi punti di disfunzione. L’obiettivo comune è quello di raggiungere l’uguaglianza e l’equilibrio familiare e di sancire i principi di giustizia, equità, solidarietà e coesione con il sostegno di tutti e il riconosciuto spirito patriottico, al fine di portare una nuova pietra nel processo di consolidamento dello stato di diritto e la costruzione di una società democratica guidata, con volontà e determinazione, dal Re Mohammed VI, ha concluso.

Conformemente alle Istruzioni Reali, nel corso della sessione di lavoro presieduta dal Re Mohammed VI lunedì al Palazzo Reale di Casablanca e dedicata al tema della revisione del Codice della Famiglia, martedì si è svolto a Rabat un incontro di comunicazione per la presentazione del i principali contenuti delle proposte relative alla revisione del Codice della famiglia.

In questa occasione, il Capo del Governo, Aziz Akhannouch, ha sottolineato che questo incontro di comunicazione con i rappresentanti dei media nazionali e internazionali avviene in applicazione delle Alte Istruzioni del Re Mohammed VI, contenute nel comunicato stampa del Gabinetto Reale pubblicato lunedì, con l’obiettivo di informarli e tenere informata, attraverso di loro, l’opinione pubblica sul contenuto delle principali modifiche proposte per una revisione sostanziale del Codice della famiglia.

Akhannouch ha aggiunto che il Re ha dato le Sue Istruzioni e le Sue lungimiranti indicazioni riguardo ai principi e agli scopi che dovrebbero governare la revisione del Codice della Famiglia, assicurando che le aspettative del Sovrano in questa materia vengano realizzate, nel miglior modo possibile. scadenze possibili, nell’ambito del progetto di revisione, al fine di sottoporlo al Parlamento per adozione.

L’incontro è stato caratterizzato dagli interventi del Ministro della Giustizia, Abdellatif Ouahbi, che ha presentato le grandi linee dei risultati ottenuti in termini di revisione del Codice della Famiglia, nonché del Ministro degli Habous e degli Affari Islamici, Ahmed Toufiq, e del Ministro della Solidarietà, integrazione sociale e famiglia, Naima Ben Yahia.

L’incontro si è svolto alla presenza del presidente della Camera dei rappresentanti, Rachid Talbi Alami, del presidente della Camera dei consiglieri, Mohamed Ould Errachid, del vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura, Mohamed Abdennabaoui, e del procuratore generale di King presso la Corte di Cassazione, il presidente della Procura, El Hassan Daki.

L’evento è stato caratterizzato anche dalla presenza del Ministro degli Affari Esteri, della Cooperazione Africana e dei Marocchini residenti all’estero, Nasser Bourita, e del Segretario Generale del Governo, Mohamed Hajoui.

All’incontro di comunicazione hanno preso parte anche la Presidente del Consiglio Nazionale dei Diritti Umani, Amina Bouayach, il Segretario Generale del Consiglio Superiore degli Ulema, Saïd Chabar, diversi membri dell’Autorità incaricata della revisione del Codice della Famiglia, presidenti delle Leggi Costituzionali istituzioni e altre personalità.

Nel corso della sessione di lavoro presieduta lunedì al Palazzo Reale di Casablanca dal Re Mohammed VI, il Sovrano ha incaricato il Capo del Governo e i ministri di comunicare con l’opinione pubblica e di tenerla informata sugli ultimi sviluppi di questa revisione.

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Marocco: Codice di famiglia, il re chiede una riflessione

Il re del Marocco, Mohammed VI, ha presieduto oggi al Palazzo Reale di Casablanca, una sessione di lavoro dedicata alla questione della revisione del Codice della famiglia.

Questa sessione avviene dopo che l’Autorità responsabile della revisione del Codice della Famiglia ha presentato, al termine della sua missione entro il tempo assegnato, un rapporto contenente più di 100 proposte di emendamento, e successivamente il monarca ha contattato il Consiglio Superiore degli Ulema in merito ad alcune proposte relative a testi religiosi su cui il Consiglio ha emesso un parere giuridico.

Interviene anche dopo che il Re ha effettuato i necessari arbitrati sulle questioni sulle quali l’Autorità ha emesso più pareri o su quelle la cui revisione ha richiesto il ricorso al parere della Sharia, i cui arbitrati reali hanno dato priorità a scelte che rispondenti ai parametri e alle finalità definiti nella Regia Lettera indirizzata al Capo del Governo, nonché a quelli fissati dalle norme che disciplinano l’azione dell’Autorità, ivi a capo standard di “Non proibire ciò che è permesso, né autorizzare ciò che è proibito”.

Il Codice della Famiglia rientra nell’ambito della volontà Reale che mirava a rafforzare e consolidare il nucleo familiare come fondamento
fondamentale per la società marocchina. Si tratta anche della continuazione della riforma del 2004, che ha segnato un importante punto di svolta nelle questioni relative ai diritti delle donne e alla promozione della loro condizione, e ha evidenziato la singolarità del modello marocchino a livello regionale e internazionale.

Attraverso questo Moudawana 2.0, il Sovrano traccia ancora una volta il cammino, rispondendo alle sfide contemporaneo pur rimanendo fedele ai principi dell’Islam e alle specificità della famiglia marocchina, in
rispetto dei principi di uguaglianza, giustizia e solidarietà.

Questa sessione di lavoro si è svolta alla presenza del premier Aziz Akhannouch, che avrà il compito di presentare al Parlamento il disegno di legge relativo alla revisione del Codice della Famiglia. A questa sessione di lavoro ha partecipato, oltre al Capo del Governo, anche il Ministro della Giustizia, il Ministro degli Habous e degli Affari Islamici nella sua qualità di membro del Consiglio Superiore degli Ulema, incaricato di presentare le conclusioni del parere del Consiglio su determinate proposte
relativo a testi religiosi.

Questa sessione di lavoro rappresenta il culmine del processo di consultazione e di dibattito ampliato che il Re ha voluto adottare sulla questione della revisione del Codice della Famiglia, il cui processo è stato portato avanti in fasi graduali e molteplici di ascolto

La sessione di lavoro ha luogo anche dopo che il Re ha effettuato i necessari arbitrati per mirare al bene della famiglia marocchina, nel rispetto delle norme e delle finalità previste.

Questa sessione di lavoro è stata l’occasione per il Ministro della Giustizia di presentarsi davanti al Re con l’approccio e la metodologia che hanno governato il lavoro dell’Autorità, in particolare nella fase di ascolto e udienza, nonché per le proposte sottoposte al monarca. Da parte sua, il ministro degli Habous e degli Affari islamici ha presentato le conclusioni del parere del Consiglio riguardante alcune questioni relative ai testi religiosi.

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Germania: Arabia Saudita condanna attentato Magdeburgo

E conferma il suo rifiuto della violenza

L’Arabia Saudita ha condannato l’attentato avvenuto ieri sera in un mercatino di Natale della città di Magdeburgo, in Germania, che ha provocato due morti e decine di feriti. Riad ha espresso solidarietà al popolo tedesco e alle famiglie delle vittime.

In una dichiarazione del Ministero degli Affari Esteri saudita si ribadisce la propria posizione nel respingere la violenza, esprimendo solidarietà e sincere condoglianze alle famiglie delle vittime, al governo e al popolo tedesco, augurando ai feriti una pronta guarigione.

A sua volta la Lega musulmana mondiale (Mwl), ha condannato l’attentato di Magdeburgo. In un comunicato ha ribadito la posizione della Lega che respinge e condanna la violenza e il terrorismo in tutte le sue forme.

La Ong con sede a Mecca, ha espresso la sua solidarietà e condoglianze alle famiglie delle vittime e dei feriti e all’intero popolo tedesco.

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Marocco-Mauritania: Ghazouani ricevuto da Mohammed VI a Casablanca

Il Re del Marocco, Mohammed VI, ha ricevuto oggi al Palazzo Reale di Casablanca, il presidente della Mauritania, Mohamed Ould Cheikh El Ghazouani. Lo riferisce l’agenzia di stampa del Marocco “Map”.

Questo incontro rientra nell’ambito dei forti rapporti di fiducia e di cooperazione che uniscono i due paesi e dei vincoli di sincera fraternità che uniscono i due popoli fratelli.

Durante questo incontro, i due Capi di Stato hanno accolto con favore gli sviluppi positivi che il partenariato marocchino-mauritano sta sperimentando in tutti i settori. Hanno inoltre affermato la loro determinazione a sviluppare progetti strategici per il collegamento tra i due paesi vicini e a coordinare i loro contributi nel quadro delle iniziative reali in Africa, in particolare relative al gasdotto africano-atlantico.

Si è discusso anche dell’Iniziativa volta a promuovere l’accesso degli Stati del Sahel all’Oceano Atlantico. Al suo arrivo al Palazzo Reale, Ghazouani ha passato in rassegna un distaccamento della Guardia Reale che ha reso gli onori prima di essere invitato alla tradizionale cerimonia dell’offerta di latte e datteri.

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Marocco-Francia: liberazione da Burkina Faso dimostra credibilità Rabat

La liberazione dei quattro cittadini francesi detenuti a Ouagadougou, dopo la mediazione del re Mohammed VI, fornisce ancora una volta informazioni sulla forza sorprendente e persuasiva e sull’influenza internazionale del Marocco sotto la guida del suo Sovrano.

E’ questa l’analisi dei media africani dopo che quattro funzionari francesi accusati di spionaggio e detenuti per un anno in Burkina Faso sono stati rilasciati.

Attraverso questa mediazione eminentemente umanitaria, il Marocco gioca nella big league grazie alla credibilità di cui gode il monarca nel concerto delle nazioni e con il Burkina Faso e la Francia. Questa mediazione del Sovrano ricorda l’eccellenza delle relazioni del Regno del Marocco con la Francia e il popolo francese.

Questo atto illustra l’eccellenza delle relazioni che legano Mohammed VI al Presidente del Burkina Faso e le buone relazioni di lunga data che uniscono il Regno del Marocco e la Repubblica del Burkina Faso.