Categorie
Dal Mondo

Marocco: Mohammed VI ribadisce il suo impegno per lo sviluppo

In occasione del 26° anniversario della sua ascesa al Trono, Re Mohammed VI si è rivolto alla Nazione il 29 luglio 2025, sottolineando i significativi progressi del Marocco e riaffermando il suo impegno per lo sviluppo nazionale e regionale. Il Sovrano ha sottolineato i positivi progressi economici e sociali raggiunti dal Regno, favoriti da un clima di sicurezza e stabilità politica e istituzionale. Nonostante le sfide poste da anni di siccità e dall’aggravarsi delle crisi internazionali, l’economia marocchina ha mantenuto un tasso di crescita sostenuto e costante. Sua Maestà ha espresso il suo impegno a consolidare questo boom socioeconomico attraverso la costruzione di un’economia competitiva, diversificata e aperta, all’interno di un solido quadro macroeconomico.
Il Re ha inoltre sottolineato gli sforzi per migliorare le condizioni di vita dei cittadini, in particolare attraverso l’ampia fornitura di protezione sociale e assistenza diretta alle famiglie aventi diritto. Queste iniziative hanno portato a una significativa riduzione della povertà multidimensionale, dall’11,9% nel 2014 al 6,8% nel 2024, oltre a superare la soglia dell’Indice di Sviluppo Umano (ISU), collocando il Marocco tra i Paesi ad “alto sviluppo umano”.
A livello regionale, ha ribadito il suo impegno per un dialogo franco e responsabile con l’Algeria, sottolineando i legami storici, culturali e umani che uniscono i due popoli. Il Sovrano ha ribadito la posizione coerente del Marocco, che si rivolge ai suoi vicini algerini in uno spirito di fraternità e cooperazione, sottolineando al contempo l’importanza di un impegno congiunto per rafforzare l’Unione del Maghreb.
Riguardo alla questione del Sahara marocchino, il Re ha espresso il suo orgoglio per il crescente sostegno internazionale alla Proposta di Autonomia, riconosciuta come l’unica soluzione praticabile nel quadro della sovranità marocchina. Ha ringraziato il Regno Unito e la Repubblica Portoghese per le loro posizioni costruttive, che si aggiungono a quelle di molti Paesi in tutto il mondo. Infine, ha reso un caloroso omaggio alle Forze Armate Reali, alla Gendarmeria Reale, all’Amministrazione Territoriale, al Servizio di Sicurezza Nazionale, alle Forze Ausiliarie e al Servizio di Protezione Civile per la loro costante dedizione alla difesa dell’unità nazionale e al mantenimento della sicurezza e della stabilità del Regno, sotto il Comando Reale.
Questo discorso, intriso di visione e impegno, ha riaffermato la determinazione del Marocco a perseguire il proprio sviluppo, consolidando al contempo la propria posizione sulla scena regionale e internazionale.

Categorie
Dal Mondo

Egitto: presentato “Binghatti Flare” a El-Alamein

Il simbolo di Dubai da 2,1 miliardi di AED, in occasione di un mega evento in Egitto

Binghatti ha lasciato un altro segno storico sulla costa settentrionale dell’Egitto con un grandioso evento sul mare a cui hanno partecipato oltre 7.500 ospiti, incrementando l’affluenza del precedente evento al Cairo, sotto le Piramidi. La serata monumentale è stata caratterizzata da nientemeno che Kadim Al Sahir, il leggendario “Cesare della Musica Araba”, che ha offerto un’indimenticabile performance sotto le stelle.

Tenutosi nella suggestiva North Square Plaza di El-Alamein, l’evento ha attirato un pubblico di celebrità locali, imprenditori e dignitari. L’icona di Hollywood Terry Crews ha svolto il ruolo di maestro di cerimonia, accompagnato sul palco dal celebre attore e presentatore egiziano Ramy Radwan, aggiungendo un tocco di celebrità a una serata già di per sé indimenticabile.

La serata si è aperta con gli inni nazionali di Egitto ed Emirati Arabi Uniti, un gesto forte che sottolinea i forti e crescenti legami culturali ed economici tra le due nazioni.

Il momento più atteso della serata è stato uno spettacolare spettacolo pirotecnico e l’inaugurazione a sorpresa del nuovo complesso residenziale di Binghatti a Dubai, Binghatti Flare, un capolavoro architettonico composto da due torri, la 01 e la 02, per un valore lordo di 2,1 miliardi di AED.

Con oltre 1.300 unità residenziali e situato nel Jumeirah Village Triangle, il progetto è destinato a diventare uno degli indirizzi residenziali più audaci di Dubai. La sua caratteristica principale: la prima spiaggia artificiale in assoluto a Jumeirah, abbinata a oltre 20 servizi in stile resort in entrambe le torri, ridefinendo il concetto di vita di lusso in una delle zone più vivaci della città, a pochi minuti da Palm Jumeirah e Bluewaters Island.

In riconoscimento del forte e crescente interesse da parte degli investitori egiziani, che si collocano tra i principali acquirenti internazionali di Binghatti, un team dedicato rimarrà sul posto per cinque giorni dopo l’evento. Situato presso il Rixos Premium Alamein, l’evento immobiliare di Binghatti offrirà supporto personalizzato, consulenze in loco e offerte esclusive per i potenziali investitori.

Il Presidente Muhammad Binghatti ha commentato: “L’Egitto è una terra dall’immenso potenziale di investimento. La nostra presenza qui testimonia il nostro impegno nei confronti di questo mercato e degli acquirenti egiziani. In ogni progetto, miriamo a fondere una visione architettonica audace. Binghatti non si limita a costruire case, ma crea punti di riferimento che ridefiniscono il lusso e che risuonano attraverso le generazioni”.

La serata è stata anche una prestigiosa piattaforma di networking, riunendo leader del settore, sviluppatori, investitori e stakeholder chiave, innescando un dialogo strategico e opportunità di partnership che si estendono oltre l’asse Emirati Arabi Uniti-Egitto.

Mentre Binghatti continua la sua espansione globale, il gala di El-Alamein si erge a potente simbolo della sua ambizione: unire i continenti, mettere in contatto gli investitori e realizzare sviluppi di livello mondiale basati su design, innovazione e rispetto culturale.

Categorie
Dal Mondo

Marocco: inaugurato a Sale’ l’ufficio FIFA Africa presso il complesso calcistico Mohammed VI

L’ufficio FIFA Africa è stato inaugurato sabato presso il complesso calcistico Mohammed VI di Salé, durante una cerimonia presieduta dal presidente della FIFA Gianni Infantino.

Alla cerimonia hanno partecipato il presidente della Confederazione calcistica africana (CAF), Patrice Motsepe, il presidente della Federazione calcistica marocchina (FRMF), Fouzi Lekjaa, e diverse altre autorità.

“Questo è un momento storico e una giornata di festa e felicità che rimarrà impressa a lettere d’oro nella storia della FIFA e del calcio in Africa, in Marocco e in tutto il mondo”, ha dichiarato Infantino durante un discorso per l’occasione.

Ha sottolineato che “l’inaugurazione dell’ufficio FIFA Africa giunge al momento opportuno, soprattutto perché coincide con le celebrazioni del glorioso Giorno del Trono”, aggiungendo che il complesso calcistico Mohammed VI è “una struttura incredibile e magnifica”.

“Ringrazio Sua Maestà il Re Mohammed VI per l’impulso dato allo sviluppo dello sport nel continente”, ha proseguito, aggiungendo che l’iniziativa reale per lo sviluppo del calcio è “unica”.

Il signor Infantino ha inoltre osservato che il Complesso Calcistico Mohammed VI, che ospita l’ufficio FIFA Africa, è diventato un centro nevralgico del calcio africano e una testimonianza di un Paese e di un continente proiettati verso il futuro.

“Quello che inauguriamo oggi non è solo un ufficio FIFA Africa. È piuttosto un centro globale FIFA, perché avrà un impatto globale sul gioco del calcio”, ha affermato.

Il Presidente della FIFA ha inoltre osservato che il Marocco ospiterà diversi importanti eventi sportivi, come la Coppa d’Africa maschile del 2025, le prossime cinque edizioni della Coppa del Mondo femminile Under 17 e la Coppa del Mondo del 2030, che sarà ospitata congiuntamente da Spagna e Portogallo. “Il mondo si unirà qui in Marocco”, ha concluso.

Ha inoltre sottolineato che la finale della Coppa d’Africa femminile tra Marocco e Nigeria, in programma sabato sera a Rabat, sarà “una grande e splendida celebrazione” del calcio femminile in Marocco e in Africa, a dimostrazione del fatto che l’entusiasmo del pubblico marocchino per il calcio è unico al mondo. Da parte sua, il signor Motsepe ha accolto con favore l’inaugurazione dell’ufficio africano della FIFA in Marocco, che “non poteva trovare una sede migliore per la sua sede”.

A tal proposito, ha ringraziato il Re Mohammed VI per il suo continuo impegno nella promozione del calcio nel continente, sottolineando che il calcio africano ha una portata mondiale.

Dopo aver sottolineato le prestazioni delle squadre africane all’ultimo Mondiale in Qatar, in particolare della nazionale marocchina, che ha raggiunto le semifinali, il Presidente della CAF ha espresso la sua fiducia nel fatto che il calcio africano regnerà sovrano sul pianeta negli anni a venire.

Da parte sua, il signor Lekjaa ha sottolineato che il Complesso Calcistico Mohammed VI, che ospita l’ufficio FIFA per l’Africa, è stato costruito grazie alla lungimirante visione del Re Mohammed VI, specificando che è il risultato di una strategia volta a promuovere lo sviluppo della gioventù marocchina e africana.

“Questa visione mira a rendere il Marocco un luogo di accoglienza e di incontro per potenziali giocatori provenienti da ogni angolo del mondo”, ha affermato.

Secondo il signor Lekjaa, questo Ufficio riflette l’interesse della FIFA per il calcio africano e lo sviluppo di tutte le sue categorie, ricordando che il Marocco è sempre stato e rimarrà un paese di tolleranza e dialogo tra le civiltà.

L’accordo per la sede dell’Ufficio FIFA per l’Africa in Marocco è stato firmato lo scorso dicembre a Marrakech, a margine della cerimonia di premiazione dei CAF Awards 2024, dal Capo del Governo, Aziz Akhannouch, dal Presidente della FIFA, Gianni Infantino, e dal Presidente della FRMF, Fouzi Lekjaa.

Categorie
Dal Mondo

Algeria: una diplomazia tra contraddizioni e sostegni immaginari

La diplomazia algerina continua a destare perplessità per le sue contraddizioni e le sue narrazioni fantasiose. Durante una recente visita della premier italiana Giorgia Meloni, il presidente algerino ha dichiarato un presunto “sostegno comune” al “popolo saharawi” e al suo “diritto inalienabile all’autodeterminazione”. Tuttavia, Meloni ha smentito categoricamente, chiarendo che la questione del Sahara non è stata nemmeno discussa, concentrandosi invece su Sahel, Medio Oriente e Libia. Il comunicato congiunto italo-algerino, privo di riferimenti al Sahara se non per una generica soluzione “mutuamente accettabile” sotto l’egida ONU, ha ulteriormente smascherato l’affermazione algerina.

Non è la prima volta: a giugno 2025, Algeri aveva attribuito al Rwanda una posizione favorevole alle sue tesi separatiste sul Sahara, prontamente smentita da Kigali. Questi episodi evidenziano una strategia di distorsione mediatica che mina la credibilità internazionale dell’Algeria, sempre più isolata di fronte al crescente sostegno al piano di autonomia marocchino, considerato dalla comunità internazionale una soluzione realistica. Il rappresentante algerino all’ONU ha riassunto l’ambiguità del paese: “Chiamateci come volete, l’essenziale è che abbiamo interessi”. Una diplomazia che oscilla tra opportunismo e narrazioni smentite dai fatti, incapace di accettare il processo politico ONU basato sul compromesso.

Va ricordato che il comunicato finale del forum italo-algerino pubblicato dopo l’incontro non utilizza nessuna delle formulazioni algerine (“popolo saharawi”, “diritto inalienabile”). L’unica menzione parla di una soluzione “reciprocamente accettabile” sotto l’egida dell’ONU – la posizione minima e consensuale sostenuta dallo stesso Marocco. Secondo gli analisti Algeri si trova di fronte ad una perdita di orientamento di fronte al crescente isolamento su questo tema in quanto il piano di autonomia marocchino, sostenuto dalla maggioranza della comunità internazionale, sembra porre l’Algeria in un vicolo cieco narrativo. Piuttosto che inventare posizioni fantasma, l’Algeria trarrebbe beneficio dall’assumere il suo ruolo di stakeholder e ammettere che l’autonomia è la soluzione giusta e duratura che la comunità internazionale invoca.

La dichiarazione congiunta rilasciata dalla parte italiana è stata ancora più divertente. Nessun riferimento a un “popolo saharawi”, nessun riferimento a un “diritto inalienabile”, né a qualsiasi tipo di “autodeterminazione”. Solo una frase generica su una soluzione “reciprocamente accettabile” in linea con le Nazioni Unite. Abbastanza da lasciare senza parole qualsiasi osservatore anche lontanamente attento.

Categorie
Dal Mondo

Marocco mette in mostra punti di forza regioni del sud in Portogallo all’Oeiras Bluetech Ocean Forum

Il Marocco ha svolto un ruolo centrale all’Oeiras Bluetech Ocean Forum 2025, tenutosi dal 21 al 23 luglio a Oeiras, in Portogallo, e dedicato all’innovazione marittima, alla decarbonizzazione dei porti e alla cooperazione transcontinentale. L’evento ha riunito rappresentanti istituzionali, attori economici, esperti internazionali e partner provenienti da Europa, Africa e Asia per discutere di nuovi modelli tecnologici per lo sviluppo sostenibile degli oceani e delle risorse marine.

Il Regno del Marocco è stato la voce del continente africano in questo forum, evidenziando le sfide e le opportunità legate allo sviluppo dell’economia blu in Africa.

Questa partecipazione si inserisce in una dinamica positiva e in continua evoluzione, rafforzata dal recente annuncio del Portogallo di sostenere il piano di autonomia marocchino per il Sahara, riconosciuto a livello internazionale come la base più seria e credibile per risolvere la controversia sul Sahara marocchino.

In questo contesto, Mohammed Jifer, Direttore del Centro Regionale di Investimento di Laâyoune, ha evidenziato le opportunità offerte dalle province meridionali, in particolare nei settori dell’acquacoltura, della biotecnologia marina e dello sviluppo portuale. Ha ribadito che questi progetti fanno parte del Nuovo Modello di Sviluppo lanciato nel 2016 sotto la guida reale, che garantisce stabilità istituzionale e un contesto favorevole agli investimenti.

Sarra Sefrioui, Professoressa di Diritto Marittimo presso l’Università Abdelmalek Essaâdi di Tangeri, ha presentato la visione strategica del Regno per un’economia blu sostenibile, basata su un quadro giuridico solido, allineato alle convenzioni internazionali e supportato da accordi di cooperazione rafforzati, in particolare con l’Unione Europea. Ha inoltre sottolineato il ruolo delle province meridionali come polo geoeconomico di collegamento tra Africa occidentale, Europa e Cina, facilitando il commercio e gli investimenti a lungo termine.

Limam Bousif, Direttore di Techla Frigo a Dakhla, ha evidenziato il Porto Atlantico di Dakhla, uno dei progetti di punta del Nuovo Modello di Sviluppo per le Province Meridionali. Con un investimento di oltre 12 miliardi di dirham, questa infrastruttura di nuova generazione integra soluzioni di energia rinnovabile, corridoi marittimi a zero emissioni di carbonio e la produzione di combustibili verdi. Dimostra l’impegno del Marocco nel dotare le sue regioni atlantiche di infrastrutture moderne, sostenibili e connesse, contribuendo al contempo all’obiettivo nazionale di neutralità carbonica entro il 2050 e rafforzando il loro ruolo di polo economico di collegamento tra Europa, Africa e Atlantico.

La presenza marocchina è stata definita degna di nota dagli organizzatori del forum, che hanno sottolineato come il Regno sia tra i partner internazionali più dinamici del Portogallo, insieme a Cina e Paesi Bassi.

Categorie
Dal Mondo

Marocco: Gambia sostiene sua sovranita’ territoriale

Il Gambia ribadisce il suo sostegno alla sovranità del Marocco sul Sahara e il suo pieno appoggio al piano di autonomia come unica soluzione credibile, seria e realistica.

La Repubblica del Gambia ha ribadito il suo sostegno alla sovranità del Marocco sulla regione del Sahara e all’iniziativa di autonomia come unica soluzione per risolvere la controversia regionale sul Sahara marocchino.

Questa posizione chiara e coerente è stata ribadita in una dichiarazione congiunta firmata a seguito dei colloqui svoltisi mercoledì a Rabat tra il Ministro degli Affari Esteri, della Cooperazione Africana e dei Marocchini all’Estero, Nasser Bourita, e il Ministro degli Affari Esteri, della Cooperazione Internazionale e dei Gambiani all’Estero, Sering Modou Njie.

In questa dichiarazione congiunta, il Ministro degli Esteri gambiano “ha ribadito il sostegno del Gambia all’integrità territoriale e alla sovranità del Regno del Marocco su tutto il suo territorio, compresa la regione del Sahara” e “ha ribadito il pieno appoggio della Repubblica del Gambia al Piano di Autonomia Marocchino, come unica soluzione credibile, seria e realistica per risolvere questa questione”.

A questo proposito, il ministro gambiano “ha accolto con favore il crescente consenso internazionale promosso dal Re Mohammed VI, a sostegno del Piano di autonomia e della sovranità del Marocco sul suo Sahara”, ricordando “l’apertura di un Consolato generale della Repubblica del Gambia a Dakhla dal gennaio 2020”, il primo Consolato generale a Dakhla.

Categorie
Dal Mondo

Sahara: Portogallo esprime pieno sostegno a iniziativa autonomia Marocco

Nell’ambito dello slancio internazionale creato sotto la guida di Re Mohammed VI, a sostegno della sovranità del Marocco sul suo Sahara e del Piano di Autonomia, la Repubblica portoghese esprime “il suo pieno sostegno all’iniziativa di autonomia marocchina, in quanto base più seria, credibile e costruttiva per la risoluzione di questa controversia”.

Questa posizione è stata espressa nella Dichiarazione Congiunta adottata dal Ministro degli Affari Esteri, della Cooperazione Africana e dei Marocchini all’Estero, Nasser Bourita, e dal Ministro di Stato e degli Affari Esteri della Repubblica portoghese, Paulo Rangel, a seguito del loro incontro di martedì a Lisbona.

Il Portogallo riconosce l’importanza di questa questione per il Marocco, nonché gli sforzi seri e credibili compiuti dal Regno nell’ambito delle Nazioni Unite per raggiungere una soluzione politica giusta, duratura e reciprocamente accettabile per le parti, si legge nella Dichiarazione Congiunta.

I due ministri hanno ribadito il loro sostegno alla risoluzione 2756 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che ha sottolineato il ruolo e la responsabilità delle parti nella ricerca di una soluzione politica realistica, pragmatica e duratura basata sul compromesso, sottolinea il documento.

Con la sua nuova posizione, il Portogallo invia un chiaro segnale di sostegno al crescente consenso internazionale attorno al Piano di Autonomia presentato dal Marocco, in linea con il forte slancio internazionale guidato da Re Mohammed VI.

Categorie
Dal Mondo

Sahara: Macedonia del Nord considera il Piano di Autonomia unica base per la risoluzione della controversia

La Repubblica di Macedonia del Nord “considera il Piano di Autonomia, presentato dal Regno del Marocco nel 2007, come unica base per la risoluzione di questa controversia”.

Questa posizione è stata espressa nella Dichiarazione Congiunta firmata dal Ministro degli Affari Esteri, della Cooperazione Africana e dei Marocchini all’Estero, Nasser Bourita, e dal Ministro degli Affari Esteri e del Commercio Estero della Repubblica di Macedonia del Nord, Timčo Mucunski, a seguito del loro incontro di lunedì a Skopje.

Mucunski “ha ribadito il sostegno di lunga data del suo Paese al processo guidato dalle Nazioni Unite volto a raggiungere una soluzione politica giusta, duratura e reciprocamente accettabile per le parti”, si legge nella Dichiarazione Congiunta.

“Il Regno del Marocco e la Repubblica di Macedonia del Nord hanno ribadito il loro impegno nei confronti della leadership delle Nazioni Unite in questo processo politico e hanno espresso il loro sostegno alla Risoluzione 2756 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite (ottobre 2024), che ha sottolineato il ruolo e la responsabilità delle parti nella ricerca di una soluzione politica realistica, duratura e basata sul compromesso”, sottolinea il documento.

In questa Dichiarazione, i due ministri hanno anche ribadito il sostegno del Marocco e della Macedonia del Nord “agli sforzi dell’Inviato Personale del Segretario Generale delle Nazioni Unite e alla sua missione di far progredire il processo politico, in conformità con le pertinenti risoluzioni del Consiglio di Sicurezza e i principi della Carta delle Nazioni Unite”.

Questa nuova posizione della Repubblica di Macedonia del Nord si inserisce nella dinamica internazionale di sostegno all’iniziativa di autonomia presentata dal Marocco, una dinamica guidata sotto la guida del Re Mohammed VI e supportata da un consenso internazionale sempre più forte.

Categorie
Dal Mondo

Emirati: Binghatti apre la sua boutique londinese, rafforzando la sua presenza internazionale

Binghatti, uno dei principali sviluppatori immobiliari in più rapida crescita degli Emirati Arabi Uniti, ha ufficialmente inaugurato la sua prima boutique di vendite internazionali nel Regno Unito. L’inaugurazione, che ha segnato un momento storico, ha avuto luogo il 16 luglio 2025 nel prestigioso quartiere di Knightsbridge, in Brompton Road, parte del South Kensington Estate. La cerimonia ha visto un taglio del nastro simbolico, presieduto dal fondatore di Binghatti, il Dott. Hussain Binghatti Aljbori, e dal Presidente Muhammad Binghatti, a celebrare una tappa fondamentale nel percorso di espansione globale del marchio.

Con un portafoglio di sviluppo di oltre 50 miliardi di AED, oltre 80 progetti e più di 11.000 unità residenziali consegnate a Dubai, l’ingresso di Binghatti nel mercato britannico rappresenta una mossa strategica per facilitare gli investimenti internazionali nel fiorente settore immobiliare degli Emirati Arabi Uniti. La London Boutique fungerà da hub centralizzato per gli investitori globali, offrendo accesso diretto agli esclusivi sviluppi di Binghatti a Dubai e servizi di consulenza sugli investimenti personalizzati.

Il nome di Binghatti è sinonimo di distinzione architettonica e partnership globali.

Lo sviluppatore ha lanciato diverse residenze di marca di grande prestigio in collaborazione con marchi iconici come Bugatti, Mercedes-Benz e Jacob&Co. Tra le residenze di marca di Binghatti da record figurano le Bugatti Residences by Binghatti, le Mercedes-Benz Places by Binghatti e le Burj Binghatti Jacob&Co. Residences, destinate a diventare la torre residenziale di marca più alta del mondo.

Questi sviluppi hanno ottenuto riconoscimenti a livello mondiale e attratto una clientela di alto profilo, tra cui il calciatore di fama mondiale Neymar Jr., la leggenda dell’opera Andrea Bocelli, il calciatore Aymeric Laporte e, più recentemente, l’attore di Hollywood Terry Crews, che ha acquistato una residenza presso Binghatti Aquarise all’inizio del 2025.

La Binghatti London Boutique non solo metterà in mostra le ultime offerte immobiliari di Binghatti, ma fungerà anche da piattaforma di investimento dedicata per acquirenti internazionali. Un team di esperti immobiliari e professionisti delle vendite sarà presente in loco per fornire servizi completi alla clientela, tra cui presentazioni immobiliari, consulenze sugli investimenti e transazioni di vendita.

Il Presidente Muhammad Binghatti ha commentato: “La nostra presenza a Londra segna un’evoluzione strategica nella nostra visione di rendere il mercato immobiliare di livello mondiale accessibile agli investitori internazionali. In Binghatti, ci impegniamo a offrire eccellenza architettonica e valore di investimento a una clientela globale, consentendo loro di entrare in contatto diretto con le opportunità più prestigiose di Dubai direttamente dalle loro città”.

L’inaugurazione della boutique Binghatti London ha rappresentato un evento di networking di alto livello per investitori, professionisti del settore immobiliare e partner istituzionali. Questo traguardo conferma il continuo impegno di Binghatti nell’integrazione del mercato globale, nello sviluppo guidato dal design e nel futuro degli investimenti immobiliari internazionali.

Categorie
Dal Mondo

L’Algeria presa di mira dall’UE per riciclaggio di denaro e finanziamento del terrorismo

Martedì 9 luglio, l’Unione Europea ha annunciato la decisione di includere l’Algeria nella lista nera delle giurisdizioni ad alto rischio di riciclaggio di denaro e finanziamento del terrorismo.

Questa decisione, adottata sulla base delle raccomandazioni del Gruppo di Azione Finanziaria Internazionale (GAFI), impone alle istituzioni bancarie e finanziarie europee di attuare ulteriori misure di due diligence, come una verifica rafforzata dell’identità dei partner, dell’origine dei fondi e dello scopo delle transazioni con entità algerine.

Completamente isolata dai suoi vicini del Maghreb arabo e del Sahel e dai suoi partner tradizionali come Francia e Spagna, a causa delle politiche del duo al suo comando, il presidente Abdelmadjid Tebboune e il capo dell’esercito Saïd Chengriha, l’Algeria si trova attualmente in una situazione difficile.

Infatti, poco prima di essere inserita nella lista nera dell’UE, l’Algeria era già stata sottoposta a dazi punitivi del 30% sulle sue esportazioni verso gli Stati Uniti per decisione del presidente statunitense Donald Trump, con la minaccia di un ulteriore aumento in caso di ritorsione.

Bruxelles ha citato le carenze strutturali del sistema finanziario algerino, caratterizzato da una persistente opacità, una debole regolamentazione e una scarsa trasparenza dei flussi finanziari, sia interni che esterni. Pertanto, in meno di 48 ore, l’Algeria è stata pubblicamente designata come partner commerciale in difficoltà dalle due principali potenze occidentali, Stati Uniti e Unione Europea.

Inoltre, attraverso la designazione di “Paesi ad alto rischio”, Bruxelles sta inviando un segnale d’allarme agli investitori internazionali in un momento in cui l’Algeria sta cercando di attrarre capitali stranieri per diversificare la propria economia e ridurre la dipendenza dai proventi del petrolio e del gas.

I leader europei sono anche preoccupati nel vedere gli oligarchi algerini e alcuni notabili e imprenditori fedeli al regime verde-cachi affrettarsi a depositare ingenti somme di denaro sporco, provenienti da appropriazioni indebite di fondi pubblici, tangenti e corruzione, su conti bancari e immobili di lusso illeciti in Europa.

Per molti analisti, la manna dal cielo derivante dal petrolio non serve l’interesse generale o il benessere del popolo algerino, ma piuttosto avvantaggia principalmente alti funzionari civili e, soprattutto, militari che detengono segretamente colossali fortune all’estero, in particolare nei paesi europei.

Mentre il discorso ufficiale in Algeria enfatizza l’autonomia strategica e l’indipendenza economica, i recenti sviluppi suggeriscono, al contrario, un isolamento sempre più profondo, alimentato da una governance considerata disastrosa e priva di trasparenza, e da un sistema economico inadatto alle esigenze dell’economia globale. Inoltre, la maggior parte del bilancio statale viene investita nell’acquisto di armi, in particolare dalla Russia, il che irrita ulteriormente le potenze occidentali, in particolare gli Stati Uniti.

Per le aziende algerine in cerca di mercati esterni, ciò rappresenta un’ulteriore complicazione in un contesto regionale sempre più competitivo. Senza una chiara risposta istituzionale e riforme concrete, l’Algeria rischia di intrappolarsi in una spirale di marginalizzazione finanziaria, in un momento in cui il Nord Africa è oggetto di un rinnovato interesse strategico da parte delle grandi potenze. I flussi finanziari algerini, già scarsamente diversificati, rischiano di contrarsi ulteriormente.

La Commissione europea ha aggiornato l’elenco dei paesi e territori ad alto rischio con carenze strategiche nei rispettivi regimi nazionali di antiriciclaggio e contrasto al finanziamento del terrorismo (AML/CFT). Le entità dell’UE coperte dal quadro AML/CFT sono tenute a esercitare una maggiore due diligence nelle transazioni che coinvolgono questi paesi. Ciò è importante per proteggere il sistema finanziario dell’UE.

Diverse giurisdizioni di paesi terzi sono state aggiunte all’elenco (Algeria, Angola, Costa d’Avorio, Kenya, Laos, Libano, Monaco, Namibia, Nepal e Venezuela), mentre altre giurisdizioni sono state rimosse (Barbados, Gibilterra, Giamaica, Panama, Filippine, Senegal, Uganda ed Emirati Arabi Uniti).

L’elenco aggiornato tiene conto del lavoro del Gruppo di Azione Finanziaria Internazionale (GAFI) e, in particolare, del suo elenco di “giurisdizioni sottoposte a monitoraggio rafforzato”. In qualità di membro fondatore del GAFI, la Commissione è attivamente coinvolta nel monitoraggio dei progressi compiuti dalle giurisdizioni elencate, aiutandole ad attuare pienamente i rispettivi piani d’azione concordati con il GAFI. L’allineamento con il GAFI è fondamentale per mantenere l’impegno dell’UE nel promuovere e attuare standard globali.

La Commissione ha attentamente considerato le preoccupazioni espresse in merito alla sua precedente proposta e ha effettuato un’approfondita valutazione tecnica basata su criteri specifici e una metodologia ben definita, integrando le informazioni raccolte tramite il GAFI, i dialoghi bilaterali e le visite in loco presso le giurisdizioni in questione. L’articolo 9 della Quarta Direttiva Antiriciclaggio (4AMLD) impone alla Commissione di aggiornare regolarmente l’elenco dei paesi e territori terzi ad alto rischio. L’aggiornamento dell’elenco assume la forma giuridica di un regolamento delegato, che entrerà in vigore entro un mese (prorogabile di un mese) previo esame e non obiezione da parte del Parlamento europeo e del Consiglio.