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Marocco: investitori Usa esplorano il potenziale della regione di Dakhla-Oued Eddahab

Un gruppo di investitori americani ha visitato Dakhla per esplorare il potenziale economico della regione e identificare i settori più promettenti.

Durante questa missione, la delegazione, composta da imprenditori della città di Great Neck, ha appreso informazioni sul clima imprenditoriale, sullo sviluppo delle infrastrutture e sulle prospettive di cooperazione bilaterale in diverse aree di reciproco interesse.

Questa visita fa parte dell’operatività dell’accordo di gemellaggio tra le città di Dakhla e Great Neck, che mira a sviluppare partnership economiche e rafforzare la cooperazione con un approccio win-win.

In una dichiarazione alla stampa, l’investitore americano Lior Cohen ha indicato che l’obiettivo della missione è “sviluppare progetti comuni e identificare nuove opportunità di investimento nella regione”, sottolineando che la delegazione spera di stabilire relazioni economiche durature con gli stakeholder locali.

Da parte sua, l’investitore americano nel settore sanitario Edwin Cohen Azarkian ha dichiarato che le condizioni favorevoli osservate durante la sua prima visita a Dakhla, unite al notevole dinamismo economico della regione, lo hanno incoraggiato a tornare per approfondire le opportunità di investimento offerte e identificare settori con un forte potenziale di sviluppo.

Allo stesso tempo, il Presidente del Consiglio Comunale di Dakhla, Erragheb Hormatallah, ha dichiarato che la delegazione ha effettuato visite in loco, tra cui il Porto Atlantico di Dakhla, attività agricole, progetti di acquacoltura e diverse unità industriali. Ha sottolineato che queste visite hanno permesso alla delegazione americana di assistere in prima persona allo sviluppo dinamico della regione.

Da parte sua, il Direttore del Centro Regionale di Investimento (CRI), Ahmed Ktir, ha osservato che la delegazione americana “è rimasta colpita dai significativi progressi compiuti nella regione, in particolare in termini di infrastrutture e investimenti”.

Durante questa visita, è stata tenuta una presentazione ai membri della delegazione americana, incentrata sui punti di forza economici della regione, sui progetti infrastrutturali in corso e sulle promettenti opportunità di investimento in diversi settori.

La delegazione americana ha incontrato il Wali della regione di Dakhla-Oued Eddahab, il Governatore della provincia di Oued Eddahab, il Presidente del Consiglio Comunale di Dakhla, il Direttore del Centro Regionale di Investimento (CRI) di Dakhla-Oued Eddahab e il Presidente regionale della Confederazione Generale delle Imprese Marocchine (CGEM).

Questi incontri hanno evidenziato le prospettive di cooperazione economica tra Dakhla e la città di Great Neck, le opportunità di investimento offerte dalla regione in diversi settori promettenti e gli sforzi intrapresi per sostenere gli investitori e migliorare l’attrattività della regione.

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المستشار محمد حسين شحاته… نموذج للمهنية والإنسانية في عالم القانون

يبرز المستشار القانوني محمد حسين شحاته كأحد النماذج المشرّفة في الساحة القانونية، بما يجمعه من احترافية راسخة وروح إنسانية نادرة. ويُعرف عنه أنه صاحب مكتب يتسع للجميع، وقلب لا يعرف إلا الطيبة والبذل دون أي نظرة مادية.

يُعد المستشار القانوني محمد حسين شحاته واحدًا من الأسماء البارزة التي تجمع بين الخبرة القانونية الواسعة والروح الإنسانية النادرة. فمكتبه الذي لطالما استقبل الجميع بلا تمييز يعكس رؤية قانونية تتسع للعالم بأكمله قبل أن تتسع لقضاياه.

وما يميّز المستشار شحاته ليس فقط إلمامه العميق بتفاصيل العمل القانوني، بل طيبته وأخلاقه الرفيعة التي تجعله قريبًا من الناس، ودعمه المستمر لعملائه دون نظرة مادية أو حسابات شخصية. فقد أثبت عبر سنوات من العمل أن القانون رسالة قبل أن يكون مهنة، وأن النجاح الحقيقي يُبنى على النزاهة واحترام الإنسان.

إن حضور المستشار محمد حسين شحاته في المشهد القانوني يمثل قيمة مضافة، ونموذجًا يجب أن يُحتذى به في الالتزام والصدق وأداء الواجب بكل شرف وإنسانية.

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لبنان ضيف شرف مؤتمر منتسوري الدولي IMC2026 المرشح لـ موسوعة جينيس

لبنان يضيء فعاليات النسخة السابعة من مؤتمر منتسوري الدولي IMC2026، المرشح لـ موسوعة جينيس للأرقام القياسية، كـ ضيف شرف رسمي، بقيادة الدكتورة ريما يونس والدكتور محمد ناشد. يشارك الوفد اللبناني في الجلسة الافتتاحية ضمن رؤية MTI Academy وMT GROUP لتعزيز التعليم العربي وربطه بأحدث المعايير الدولية، مؤكدًا على مكانة المؤتمر كـ أطول مؤتمر عربي في التاريخ، الذي يجمع خبراء ومؤسسات تعليمية من مختلف الجنسيات.

خلال الجلسة، أعلن المستشار محمود طه، مؤسس MT GROUP والرئيس التنفيذي لـ MTI Academy، عن أهداف المؤتمر للنسخة السابعة، والتي تتضمن تقديم أكثر من 500 محاضرة وورش عمل، واستهداف أكثر من 1000 مستفيد مباشر من مختلف الجنسيات، في إطار جهود MTI Academy لنقل أفضل الممارسات التعليمية وفلسفة منتسوري إلى المنطقة العربية.

كما سلطت الجلسة الضوء على أهمية التعاون العربي والدولي لتطوير مهارات المعلمين وتمكين الطلاب، فيما قدم الوفد اللبناني رؤى حول أفضل أساليب التعليم والتدريب المستندة إلى تجاربهم، مع التركيز على ربط المناهج التعليمية بالمعايير العالمية. ويأتي هذا الحدث ضمن المسيرة المتواصلة لمؤتمر IMC، الذي انطلق عام 2018، لرسم خارطة طريق تعليمية عربية شاملة وتعزيز مكانة التعليم العربي على الساحة الدولية، مؤكداً أن النسخة السابعة IMC2026 المرشحة لـ موسوعة جينيس تمثل اطول مؤتمر عربي في التاريخ.

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Marocco: partiti consultati su aggiornamento piano autonomia Sahara

Su ordine di Re Mohammed VI, i consiglieri reali Taib Fassi Fihri, Omar Azziman e Fouad Ali El Himma hanno presieduto lunedì 10 novembre al Palazzo Reale una riunione con i leader dei partiti nazionali rappresentati in Parlamento, alla presenza dei ministri dell’Interno e degli Affari Esteri.

L’incontro, in linea con le Alte Istruzioni del Sovrano, ha riguardato l’aggiornamento e la formulazione dettagliata dell’iniziativa di autonomia per il Sahara nel quadro della sovranità marocchina, in attuazione della Decisione Reale contenuta nel discorso del 31 ottobre scorso, dopo l’adozione della risoluzione 2797 del Consiglio di Sicurezza.

I consiglieri hanno trasmesso la volontà del Re di consultare i partiti su questa questione cruciale, invitandoli a presentare visioni e proposte per l’iniziativa. I leader politici hanno espresso orgoglio per l’associazione delle forze nazionali all’elaborazione di una visione integrata, finalizzata al ritorno dei fratelli dai campi di Tindouf e alla gestione locale nel Marocco unito.

Hanno ribadito pieno sostegno agli sforzi del Re per consolidare la marocchinità del Sahara, coronati dalla risoluzione ONU che consacra l’autonomia come soluzione realistica nel quadro della sovranità, integrità territoriale e unità nazionale. In risposta, i partiti si sono impegnati a presentare memorandum al Sovrano nei tempi più brevi.

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Marocco: Mohammed VI istituisce il 31 ottobre festa dell’unità nazionale

Il Re Mohammed VI ha decretato il 31 ottobre di ogni anno “Aid Al Wahda” (festa dell’unità), nuova festa nazionale che celebra l’unità e l’integrità territoriale del Regno alla luce della risoluzione 2797/2025 del Consiglio di Sicurezza Onu sul Sahara. Lo rende noto un comunicato del gabinetto reale. In tale occasione, il Sovrano marocchino concederà la grazia e la giornata sarà dedicata all’attaccamento alle sacralità nazionali e ai diritti legittimi del Marocco. Si tratta della prima festa nazionale istituita dal 1979, anno del recupero di Oued Eddahab, e della prima proclamata da Mohammed VI dall’ascesa al trono. Il discorso del re in Marocco sarà d’ora in poi pronunciato in due sole occasioni ufficiali: la Festa del Trono e l’apertura del Parlamento, salvo interventi straordinari decisi dal Sovrano in qualità di Amir Al-Mouminine e Capo dello Stato. Le celebrazioni per il 50° anniversario della Marcia Verde si terranno come previsto, senza discorso reale. La nuova festività consacra il concetto di “Marocco indivisibile” nel territorio e nella comunità di destino, valorizzando la ricchezza della diversità religiosa, culturale e sociale del Regno.

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Marocco: Re Mohammed VI inaugura il Complesso Ospedaliero Universitario Internazionale Mohammed VI a Rabat

E impartisce istruzioni per l’apertura del Centro Ospedaliero Universitario Mohammed VI ad Agadir

Il Re del Marocco, Mohammed VI, accompagnato dal Principe Ereditario Moulay El Hassan, ha inaugurato il Complesso Ospedaliero Universitario Internazionale Mohammed VI a Rabat. Questa struttura di fama internazionale fornirà servizi sanitari all’avanguardia a tutta la nazione, offrendo una formazione di alto livello nelle professioni sanitarie.

Lo stesso giorno, il Sovrano ha impartito le sue istruzioni per l’apertura del Centro Ospedaliero Universitario Mohammed VI ad Agadir, un centro medico di eccellenza che migliorerà significativamente l’assistenza sanitaria e la formazione medica nella regione di Souss-Massa.

Vero emblema di una nuova era di infrastrutture sanitarie moderne e intelligenti, il Complesso Ospedaliero Universitario Internazionale Mohammed VI di Rabat, costruito dalla Fondazione Mohammed VI per la Scienza e la Salute, incarna la profonda benevolenza e la visione del Re. Illustra l’ambizione di fornire a tutti i cittadini un accesso equo a servizi sanitari all’avanguardia, supportati da un ospedale che incorpora le innovazioni mediche più avanzate e supportato da un importante istituto di ricerca universitario.

La sua costruzione testimonia anche il ruolo centrale che il Sovrano attribuisce alla formazione delle risorse umane in questo settore vitale e la Sua determinazione a garantire che ricevano una formazione di alta qualità, adeguata ai progressi scientifici e tecnologici in materia di trattamento, prevenzione, gestione e governance sanitaria, in conformità con gli standard internazionali.

Costruito su un sito di 280.000 m², questo complesso riunisce due entità complementari: l’Ospedale Universitario Internazionale Mohammed VI di Rabat (190.000 m²) e l’Università di Scienze della Salute Mohammed VI di Rabat (90.000 m²).

Una struttura di nuova generazione incentrata sul paziente

Con una capacità iniziale di 600 posti letto, espandibile a 1.000, l’Ospedale Universitario Internazionale Mohammed VI di Rabat comprende oltre 30 centri di eccellenza in ambito medico, chirurgico e tecnico, che coprono specialità come chirurgia robotica, neurochirurgia, cardiologia interventistica, oncologia, radioterapia e diagnostica per immagini avanzata.

Questo ospedale vanta, tra le altre cose, 24 sale operatorie all’avanguardia, 19 delle quali situate in un blocco operatorio integrato con una superficie totale di 3.400 m², che comprende sale operatorie ibride e robotizzate, nonché 143 posti letto di terapia intensiva, di cui 30 unità di terapia intensiva neonatale.

La struttura è dotata di tecnologie all’avanguardia, tra cui una PET-RM, una novità in Marocco e in Africa, combinata con una PET-SCAN per diagnosi ad alta precisione. È inoltre dotato di una risonanza magnetica Omega 3T, del sistema di radioterapia Ethos Hypersight, di una farmacia ospedaliera robotica e di un centro di simulazione.

Tra i servizi innovativi figurano l’unità ustionati e il servizio di ossigenoterapia iperbarica e ipobarica, unico in Marocco, dedicato a trattamenti medici avanzati e alla ricerca fisiologica.

L’ospedale si distingue inoltre per aver creato la prima piattaforma di laboratorio completamente automatizzata in Africa, che copre tutte le fasi (pre-analitica, analitica e post-analitica) delle analisi chimiche, immunologiche ed ematologiche. Inoltre, vanta l’unico laboratorio di patologia digitalizzato in Marocco, che offre tracciabilità e diagnosi ad alta precisione.

Incentrato sul paziente, l’Ospedale Universitario Internazionale Mohammed VI di Rabat offre percorsi di cura integrati e personalizzati, garantendo comfort, sicurezza e qualità.

L’istituto è anche un ambiente di apprendimento privilegiato per gli studenti dell’Università di Scienze della Salute Mohammed VI, offrendo un’immersione in contesti clinici e tecnologici all’avanguardia.

Vero e proprio polo accademico di eccellenza, l’Università di Scienze della Salute Mohammed VI di Rabat svolgerà un ruolo chiave nel rafforzamento di uno dei pilastri strategici della riforma del sistema sanitario: il capitale umano.

L’Università vanta infatti 15 aule con una capacità totale di 4.000 posti, 72 aule e 217 aule per esercitazioni pratiche e tutorial. In grado di ospitare fino a 8.000 studenti, questa istituzione educativa comprende diverse facoltà e istituti: la Facoltà di Medicina Mohammed VI di Rabat, la Facoltà di Odontoiatria Mohammed VI, la Facoltà di Farmacia Mohammed VI, la Facoltà di Medicina Veterinaria Mohammed VI, la Scuola Superiore di Ingegneria in Scienze della Salute Mohammed VI e la Facoltà di Infermieristica e Professioni Sanitarie Mohammed VI. Un centro di simulazione medica internazionale completa questa struttura, offrendo agli studenti una formazione pratica in un ambiente che riproduce la pratica professionale reale.

Impegnato nella sostenibilità, il Complesso Ospedaliero Universitario Internazionale Mohammed VI di Rabat è certificato HQE (Alta Qualità Ambientale), con il livello “eccezionale”. È dotato di 8.800 m² di pannelli fotovoltaici, che coprono oltre il 10% del suo fabbisogno energetico e consentono una riduzione del 40% delle emissioni di carbonio.

L’Ospedale Universitario Mohammed VI di Agadir: un vero simbolo di modernità

L’Ospedale Universitario Mohammed VI di Agadir, che sarà aperto al pubblico in conformità con le Direttive Reali, è stato costruito su un sito di 30 ettari (127.000 m² di superficie coperta), situato vicino alla Facoltà di Medicina e Farmacia.

Con un investimento di circa 3,1 miliardi di dirham, il nuovo Ospedale Universitario Mohammed VI di Agadir, con una capacità totale di 867 posti letto, comprende diversi reparti (materno-infantile, medico-chirurgico, radiologia, cardiologia, ecc.), una sala operatoria centrale (19 sale operatorie), ulteriori sale operatorie per le emergenze (5 sale) e per il reparto ustioni, un laboratorio, una farmacia centrale e un sistema integrato di formazione e simulazione.

Vero simbolo di modernità, l’Ospedale Universitario di Agadir è la prima struttura in Africa a integrare il robot chirurgico “Revo I” nella sua piattaforma tecnica. Questo robot consente procedure mini-invasive con precisione micrometrica, visione 3D ad alta definizione e un comfort chirurgico senza precedenti sia per i chirurghi che per i pazienti.

Con due sale di cateterizzazione cardiaca e unità di terapia intensiva dotate di monitor multiparametrici, il reparto di cardiologia del nuovo ospedale offre un’assistenza completa per la coronaropatia e i disturbi del ritmo cardiaco. Le apparecchiature, conformi agli standard internazionali, consentono l’esecuzione di angioplastiche, esplorazioni elettrofisiologiche e imaging intravascolare ad altissima risoluzione.

Allo stesso modo, per garantire la sicurezza dei pazienti e la qualità delle cure, l’Ospedale Universitario Mohammed VI di Agadir è dotato di un’unità di sterilizzazione completa (lavatrici-disinfettori, autoclavi a vapore saturo e aree di confezionamento automatizzate che garantiscono la tracciabilità degli strumenti e la massima sicurezza del paziente), nonché di una farmacia centrale con un robot per la distribuzione dei farmaci, che garantisce una preparazione sicura e una consegna automatizzata ai reparti ospedalieri, una novità assoluta nella regione.

Questo progetto di ospedale di riferimento di nuova generazione, di cui beneficeranno circa 3 milioni di persone, contribuirà allo sviluppo delle infrastrutture ospedaliere nella regione di Souss-Massa e al rafforzamento dei servizi sanitari, avvicinandoli ai cittadini, che non dovranno più recarsi in altre città per interventi chirurgici complessi o per determinate patologie.

Queste due grandi strutture ospedaliere genereranno migliaia di posti di lavoro diretti e indiretti, contribuendo così allo sviluppo economico e sociale sia a livello regionale che nazionale.

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Sahara: nuova risoluzione Onu percorso guidato da Mohammed VI

Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha adottato una nuova risoluzione sulla questione del Sahara marocchino, rappresentando una svolta storica nel trattamento del dossier da parte dell’organizzazione internazionale. Questo successo diplomatico non è frutto del caso, ma deriva dalla visione illuminata del Re Mohammed VI, caratterizzata da chiarezza strategica, costanza nell’azione e solidità degli argomenti giuridici e storici del Regno del Marocco. In questo contesto, la diplomazia reale marocchina emerge come un modello strategico, globale e chiaro, che non può essere isolato dal quadro generale delle politiche estere del Sovrano.

La diplomazia reale è innanzitutto strategica nella sua visione, poiché si basa su un approccio a lungo termine – il cosiddetto “tempo monarchico” – anziché su decisioni contingenti o reazioni immediate. Essa poggia su un’analisi rigorosa delle evoluzioni geopolitiche regionali e internazionali, trovando la sua forza nel fatto che la questione del Sahara rappresenta una causa nazionale sacra e un enjeu esistenziale per l’intero popolo marocchino. In secondo luogo, è globale nella sua démarche, estendendosi oltre gli aspetti puramente diplomatici e politici per includere dimensioni economiche, culturali, religiose e umane, creando così un quadro integrato di relazioni internazionali. Infine, è chiara nei suoi obiettivi, fondata su principi costanti come la difesa della sovranità nazionale, la promozione delle cause giuste del Regno e un’apertura al dialogo e a una cooperazione equilibrata con i vari attori internazionali.

Questo exploit diplomatico internazionale è il risultato di un lungo processo di lavoro metodico, sereno e maturo, i cui fondamenti sono stati posti da Sua Maestà Re Mohammed VI, che Dio Lo Assista, attraverso il suo impegno personale fin dall’intronizzazione nel 1999. Tale impegno ha trasformato la diplomazia marocchina in un pilastro di stabilità e progresso, consolidando la posizione del Marocco sulla scena globale.

La dimensione africana e regionale della visione reale. Negli ultimi ventisei anni, sotto l’impulso personale del Re Mohammed VI, la diplomazia marocchina si è affermata come un paradigma di apertura, solidarietà e pragmatismo. Ha rafforzato i legami di cooperazione con il vicinato immediato del Regno, approfondendo al contempo l’ancoraggio del Marocco sull’intero continente africano. Tra le iniziative principali promosse dal Sovrano figurano: oltre 50 visite reali in una trentina di paesi africani, che hanno portato alla firma di più di 1.000 accordi e strumenti giuridici; il ritorno trionfale del Marocco nell’Unione Africana nel 2017, momento clou della diplomazia reale che ha consacrato una politica africana chiara, ambiziosa, solidale e duratura; l’Iniziativa Reale per l’Atlantico, finalizzata a rafforzare la sicurezza, la connettività e la prosperità condivisa tra i paesi rivieraschi; l’Iniziativa Reale per facilitare l’accesso dei paesi del Sahel all’oceano Atlantico; il progetto strategico del gasdotto Nigeria-Marocco, che collegherà l’Africa occidentale all’Europa attraverso il Regno, illustrando la vocazione geostrategica del Marocco come ponte tra i continenti; e l’adesione del Marocco alla Zona di Libero Scambio Continentale Africana (ZLECAf), una delle componenti principali della politica africana del Regno.

Il dinamismo della diplomazia reale verso i paesi arabi fratelli e l’impegno del Marocco per le cause arabe. Sotto la guida illuminata del Re Mohammed VI, il Marocco ha consolidato la sua presenza attiva e solidale nel mondo arabo, rimanendo fedele ai suoi impegni storici e ai profondi legami fraterni con le nazioni arabe. Animata da una visione reale improntata a saggezza e costanza, la diplomazia marocchina si distingue per un approccio equilibrato basato sul dialogo, la moderazione e la solidarietà. Essa si impegna con determinazione a rafforzare i partenariati multidimensionale che uniscono il Regno ai paesi fratelli del Golfo e del Mashreq, in uno spirito di fiducia reciproca e cooperazione duratura. Tra le azioni più significative: l’appoggio costante del Marocco alle iniziative arabe per la stabilità, la pace e lo sviluppo nel mondo arabo, in particolare attraverso il suo impegno diplomatico attivo nella Lega degli Stati Arabi; il sostegno ininterrotto del Re alla causa palestinese, in qualità di Presidente del Comitato Al-Qods, mediante iniziative diplomatiche e umanitarie concrete al servizio della giustizia e della pace; la coordinazione stretta con i paesi fratelli del Golfo sui grandi dossier regionali e internazionali, culminata nella partecipazione distinta di Sua Maestà al Summit Marocco-CCG a Riyad nel 2016, che ha consacrato un partenariato strategico globale tra le parti e ha sottolineato la comunità di destino e visione sulle principali questioni regionali.

La diversificazione dei partner, pilastro della diplomazia saggia e visionaria del Re, e leva al servizio della Prima Causa Nazionale. Fedele a una diplomazia di chiarezza e ambizione, Sua Maestà Re Mohammed VI, ha elevato la diversificazione dei partenariati a pilastro centrale della politica estera del Regno. Questa orientazione strategica ha permesso al Marocco di affermarsi come attore credibile, rispettato e influente sulla scena internazionale, forte di una visione coerente e di un’azione diplomatica improntata a costanza e pragmatismo.

Le linee principali di questa diplomazia rinnovata si traducono in: il rafforzamento continuo delle relazioni con i partner storici del Marocco, tra cui gli Stati Uniti d’America, la Francia, la Spagna e il Regno Unito, che oggi riconoscono e sostengono fermamente la marocanità del Sahara e l’Iniziativa marocchina di autonomia; lo sviluppo di partenariati strategici con le grandi potenze emergenti, in particolare la Russia, la Cina e l’India, nei settori economico, tecnologico ed energetico, riflettendo la volontà reale di diversificare gli orizzonti diplomatici del Regno; il posizionamento del Marocco come piattaforma di convergenza tra Nord e Sud, Oriente e Occidente, illustrando la capacità visionaria di Sua Maestà il Re, che Dio Lo Assista, di ancorare il Regno in una diplomazia equilibrata, multidimensionale e proattiva.

La presenza attiva del Marocco alle Nazioni Unite e il suo ruolo nella diplomazia multilaterale. In conformità con l’Alta Visione del Re Mohammed VI, il Marocco si è affermato come attore rispettato e credibile nel sistema multilaterale. Il Regno lavora instancabilmente per promuovere un multilateralismo rinnovato, pragmatico, inclusivo, solidale e basato sull’equilibrio delle responsabilità. Le azioni principali intraprese dal Regno in questo ambito includono: la partecipazione attiva ai lavori del Consiglio di Sicurezza, dell’Assemblea Generale e dei suoi organi sussidiari, dove il Regno difende un approccio costruttivo fondato sul dialogo, la legittimità e la ricerca del consenso; il ruolo motore del Marocco nella promozione delle cause africane e arabe alle Nazioni Unite, in particolare attraverso il coordinamento del Movimento dei Non Allineati nel Comitato dei 34 (C-34) sul mantenimento della pace e la difesa degli interessi dei paesi del Sud; l’impegno continuo del Marocco per il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale, con la partecipazione di circa 2.000 Caschi blu alle missioni onusiane di mantenimento della pace; la leadership del Regno nella promozione degli Agende onusiani relativi ai diritti umani, allo sviluppo sostenibile, alla migrazione, al clima e all’uguaglianza di genere; e il plaidoyer costante del Marocco per una riforma del Consiglio di Sicurezza, basata su una rappresentazione equa del continente africano.

La percée diplomatica e il consolidamento della sovranità del Regno. La diplomazia marocchina è fondata su principi solidi: rispetto del diritto internazionale, dialogo, cooperazione e solidarietà con i paesi del Sud. Dal Marcia Verde alla consacrazione della sovranità nazionale, si tratta di una strategia riflessiva e costante che garantisce la marocanità irreversibile del Sahara. La riconoscimento internazionale è in crescita: più di 125 paesi sostengono il piano di autonomia del Marocco, affermando la sua legittimità sulla scena mondiale. L’isolamento progressivo della pseudo-“rasd” è evidente: il numero di paesi che riconoscono questa entità fittizia è passato da 70 nel 2000 a 25 nel 2025, con 164 Stati che la respingono oggi. Inoltre, lo sviluppo integrato delle Province del Sud procede con progetti strutturanti, infrastrutture moderne e il Nuovo Modello di Sviluppo, per assicurare progresso e benessere agli abitanti. La visione reale è orientata al futuro: stabilità, cooperazione regionale e un’Africa unita, incarnando la forza tranquilla e la lungimiranza del Re Mohammed VI.

L’isolamento e la sconfitta diplomatica dell’Algeria di fronte all’ascesa del Marocco. La strategia algerina appare obsoleta e rigida, persistendo in un approccio ideologico ereditato dalla Guerra Fredda, incapace di adattarsi alle realtà contemporanee e agli enjeux regionali e internazionali. Essa sta perdendo credibilità sulla scena internazionale: il suo discorso rigido sull’autodeterminazione e sul Polisario vede la sua influenza retrocedere, persino tra i suoi alleati tradizionali, mentre la sua capacità di convincere si affievolisce. L’indebolimento del Polisario è marcato: il narrativo del movimento separatista perde legittimità e portata, con un riconoscimento internazionale in forte diminuzione. La marginalizzazione diplomatica progressiva del duo Algeria-Polisario li vede isolati nelle sedi multilaterali, mentre il Marocco guadagna credibilità e peso diplomatico su tutti i continenti. Questa dinamica ridefinisce gli equilibri nel Maghreb: l’ascesa del Marocco come attore stabilizzatore e credibile evidenzia il recul dell’Algeria e l’indebolimento della sua posizione strategica. Infine, l’erosione dell’influenza regionale è palpabile nelle zone saheliane e dell’Africa occidentale, dove il Marocco consolida i suoi legami diplomatici ed economici, mentre l’Algeria vede il suo peso diminuire.

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Marocco: Mohammed VI, nuovo capitolo vincente per Sahara

Il Re Mohammed VI ha annunciato l’apertura di un “nuovo capitolo vittorioso” nella questione del Sahara marocchino, destinata a chiudersi definitivamente con una soluzione consensuale basata sull’Iniziativa di Autonomia, in coincidenza con il 50° anniversario della Marcia Verde e il 70° dell’Indipendenza.

Nel discorso alla Nazione, il Sovrano ha definito il 31 ottobre 2025 “data spartiacque” nella storia moderna del Marocco, sottolineando che “da Tangeri a Lagouira” il Regno è unito e nessuno potrà violarne diritti e confini storici.

Il Re ha evidenziato i frutti della “dinamica di cambiamento” avviata negli ultimi anni: due terzi degli Stati membri ONU considerano l’Autonomia l’unico quadro valido per il regolamento; grandi potenze (USA, Francia, Regno Unito, Russia, Spagna, UE) riconoscono la sovranità economica marocchina sulle Province del Sud, incoraggiando investimenti e scambi.

La recente risoluzione del Consiglio di Sicurezza, ha aggiunto, definisce principi e fondamenta per una soluzione politica definitiva nel rispetto dei diritti legittimi del Marocco. Il Regno presenterà alle Nazioni Unite una versione aggiornata e dettagliata della Proposta di Autonomia, che costituirà “l’unica base di negoziazione”.

Mohammed VI ha espresso gratitudine particolare agli Stati Uniti, “sotto la guida dell’amico Presidente Donald Trump”, a Francia, Regno Unito, Spagna, Paesi arabi e africani, e a tutti gli Stati che appoggiano l’Iniziativa.

Pur celebrando i progressi, il Sovrano ha ribadito l’impegno per una soluzione “senza vincitori né vinti” che salvi la faccia di tutte le parti. Ha rivolto un appello fraterno ai marocchini nei campi di Tindouf affinché rientrino e partecipino, in condizioni di uguaglianza, alla gestione locale e allo sviluppo della patria nell’ambito dell’Autonomia.

Il Re ha invitato il Presidente algerino Abdelmadjid Tebboune a un “dialogo sincero” per superare i dissidi e costruire relazioni basate su fiducia, fraternità e buon vicinato, rilanciando l’Unione del Maghreb.

Infine, Mohammed VI ha reso omaggio ai sacrifici delle Forze Armate, delle forze di sicurezza, degli abitanti delle Province del Sud e di tutta la diplomazia marocchina, ricordando con deferenza Re Hassan II, artefice della Marcia Verde, e i martiri della Nazione.

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Marocco: Paraguay formalizza riconoscimento Sahatra marocchino

Annunciando l’apertura di un Consolato Generale

La Repubblica del Paraguay ha formalizzato mercoledì il riconoscimento della sovranità marocchina sul Sahara annunciando l’apertura di un Consolato Generale. Durante l’incontro a Rabat con il Ministro degli Affari Esteri, della Cooperazione Africana e dei Marocchini Residenti all’Estero, Nasser Bourita, il Ministro degli Affari Esteri paraguaiano, Rubén Ramírez Lezcano, ha ribadito il pieno sostegno del suo Paese alla sovranità del Marocco sul Sahara e all’iniziativa di autonomia presentata dal Regno nel 2007, considerata l’unica base seria, credibile e realistica per la risoluzione della controversia regionale. In questa occasione, il Ministro degli Esteri paraguaiano ha annunciato la decisione del suo Paese di aprire a breve un Consolato Generale nelle Province Meridionali, come chiaro segno di sostegno all’integrità territoriale del Regno. Questa posizione è coerente con la revoca del riconoscimento dell’entità fantoccio da parte di Asunción nel 2014, nonché con la serie di dichiarazioni congiunte e consultazioni politiche che da allora hanno consolidato il sostegno paraguaiano alla causa nazionale del Marocco. La decisione di aprire un Consolato Generale nelle province meridionali del Regno è un forte atto politico che dimostra il crescente riconoscimento in America Latina della sovranità del Marocco sulle sue province meridionali e la forza dei legami di amicizia e cooperazione che uniscono il Regno del Marocco e la Repubblica del Paraguay.

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Spagna: smantellate due reti di traffico di hashish con la collaborazione della DGSN

La Polizia Nazionale spagnola ha annunciato mercoledì lo smantellamento di due organizzazioni criminali internazionali specializzate nel traffico di hashish, nell’ambito di un’operazione congiunta condotta in stretta collaborazione con la Direzione Generale della Sicurezza Nazionale (DGSN).

Questa operazione, condotta in coordinamento con la Procura della Repubblica presso la Corte d’Appello di Tangeri, ha portato al sequestro di 20 tonnellate di hashish nascoste in carichi di peperoncini a bordo di camion refrigerati, ha dichiarato la polizia spagnola in un comunicato stampa. Le indagini che hanno portato a questo sequestro sono state avviate sulla base di informazioni scambiate con le autorità marocchine, che hanno portato all’identificazione di due convogli di camion sospettati di trasportare grandi quantità di droga. Il primo convoglio è stato intercettato a Sanlúcar de Barrameda, nella provincia di Cadice, dove gli agenti hanno scoperto 12 tonnellate di hashish nascoste in doppi fondi dietro casse di peperoncini. Quindici persone sono state arrestate in questa prima operazione.
Tre giorni dopo, una seconda operazione nella provincia di Granada ha portato al sequestro di ulteriori 8 tonnellate di hashish e all’arresto di altre cinque persone. In totale, venti persone sono state arrestate e detenute per traffico di droga e appartenenza a un’organizzazione criminale. Le perquisizioni hanno portato anche al sequestro di nove veicoli, tra cui camion e rimorchi, un’arma automatica e oltre 7.000 euro in contanti. La Polizia Nazionale spagnola, che ha elogiato la preziosa collaborazione delle autorità marocchine, ha sottolineato che questa operazione congiunta dimostra “l’eccellente cooperazione in materia di sicurezza tra Marocco e Spagna, basata sulla fiducia reciproca, sull’efficace coordinamento e sulla comune volontà di combattere le reti criminali transnazionali coinvolte nel traffico di droga”.